Da tempo tra i preferiti di MarketScreener — si veda Brunello Cucinelli S.p.A.: un percorso impeccabile e Brunello Cucinelli S.p.A. sale ai piani alti — lo specialista del cachemire ha confermato la sua traiettoria di crescita, con un aumento delle vendite del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno — più di quanto previsto dal management — e un aumento dell'utile operativo del 19%.
L'anno scorso, i nostri analisti battevano i pugni sul tavolo di fronte a quella che consideravano una valutazione molto interessante. All'epoca si aggirava intorno a x15 di EBITDA per un gruppo che manteneva un'elevata redditività con un uso controllato della leva finanziaria, il cui fatturato era quadruplicato in dieci anni e che si stava facendo strada negli Stati Uniti.
Sempre arroccata sulle colline di Solomeo, in Umbria, Brunello Cucinelli si è distinta fin dai suoi inizi per una gestione straordinariamente sagace, un sapiente mix di prudenza e audacia, e per i ritorni molto soddisfacenti sugli investimenti, sia nei budget di marketing che nello sviluppo degli impianti di produzione.
Mentre i grandi nomi del lusso in genere enfatizzano la loro ampia diversificazione — che, in teoria, consente loro di assorbire le flessioni economiche in alcuni segmenti di business tenendo bene in altri — Brunello Cucinelli sta dimostrando che anche essere un “pure player”, ben radicato in una determinata categoria, non è privo di interesse.
Un altro punto di forza del gruppo italiano è l'eccellente conversione dell'utile netto in cash-flow. Anche in questo semestre, il free cash flow e l'utile contabile sono facilmente conciliabili. In questo senso, la qualità del suo modello di business contrasta nettamente con quella di un'azienda analoga come Rémy Cointreau, che non dispone di queste strutture.
Non sorprende che la valutazione di Brunello Cucinelli abbia recuperato in modo significativo, raggiungendo un multiplo di x18 dell'EBITDA previsto per quest'anno. Negli ultimi sei anni, il titolo ha oscillato in un intervallo ben definito tra x15 e x25 di EBITDA. Al prezzo attuale di 88 euro — alla chiusura delle contrattazioni di giovedì — il titolo è quindi più vicino al suo limite inferiore che a quello superiore.