L'annuncio di Altice ha portato le azioni di Bt al massimo degli ultimi 17 mesi, prima di ritracciare parzialmente dai guadagni iniziali.

Alle 11,25 circa, Bt scambia in rialzo del 3,2%, a 189 pence.

Drahi è proprietario anche del gruppo Sfr, il secondo più grande operatore di telecomunicazioni in Francia dopo Orange.

Altice ha dichiarato di non avere intenzione di fare un'offerta di acquisto per Bt, che ha risposto di aver preso atto della dichiarazione di sostegno di Altice alla sua gestione e strategia.

"Altice tiene in grande considerazione il consiglio di amministrazione e il management team di Bt e sostiene la loro strategia", ha detto Altice Uk, una società costituita allo scopo di detenere la quota di Bt.

La mossa pone Altice davanti a Deutsche Telekom, che detiene il 12,06% di Bt in base ai recenti filing, secondo i dati Refinitiv.

"Altice Uk ha informato il consiglio di amministrazione di Bt che non intende presentare un'offerta di acquisizione per Bt", ha aggiunto.

Bt, il più grande operatore mobile e di banda larga della Gran Bretagna, prevede di estendere la banda larga in fibra a 25 milioni di case e aziende entro il 2026 e sta cercando un partner per aiutare a finanziare il progetto.

"Diamo il benvenuto a tutti gli investitori che riconoscono il valore a lungo termine della nostra attività e l'importante ruolo che svolge nel Regno Unito. Stiamo facendo buoni progressi nella realizzazione della nostra strategia e del nostro piano", ha detto Bt in una dichiarazione dopo l'annuncio di Altice UK.

Bt sta valutando, inoltre, la vendita di una partecipazione nelle sue attività di trasmissione di eventi sportivi per aiutare a finanziare gli investimenti sulla rete.

Drahi, il fondatore miliardario di Altice, che vive tra Svizzera, Stati Uniti e Israele, ha acquistato l'operatore di Tv via cavo Numericable nei primi anni 2000 e in seguito ha rilevato Sfr da Vivendi. Recentemente ha privatizzato Sfr con un buyout.

Lodato per il suo acume finanziario e le sue mosse audaci, è caduto in disgrazia nel 2017 quando le azioni di Altice Europe sono crollate dopo indiscrezioni stampa secondo cui il gruppo non sarebbe cresciuto in Francia, alimentando i timori che non sarebbe stato in grado di pagare gli ingenti debiti.

Drahi ha risposto alle preoccupazioni degli investitori estromettendo l'amministratore delegato e scorporando la divisione statunitense di Altice.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)