Le case di moda francesi e italiane di alto livello hanno cavalcato un'onda di forte domanda post-pandemia per le griffe, con gli acquirenti ancora desiderosi di spendere i risparmi derivanti dalle serrate, nonostante le turbolenze dei mercati azionari e l'aumento dei prezzi.

Il calo dell'euro rispetto al dollaro, che probabilmente aumenterà i guadagni delle aziende di lusso che producono in Europa, sta incoraggiando gli americani in visita a spendere di più.

"I consumatori americani stanno viaggiando in Europa come se non ci fosse un domani", ha detto Mario Ortelli della società di consulenza per fusioni e acquisizioni di lusso Ortelli & Co, prevedendo che aumenteranno le vendite del settore nel continente.

Gli investitori saranno attenti ai segnali di calo dell'appetito per le griffe, nonché ai piani delle aziende di beni di lusso per ulteriori aumenti di prezzo, che mirano a proteggere i margini.

"Continuiamo a vedere una domanda di fascia alta sovradimensionata nel mercato, in quanto i consumatori di tutte le nazionalità escono dalla pandemia in uno stato d'animo [si vive solo una volta]. La situazione deve ancora normalizzarsi", ha dichiarato Luca Solca, analista di Bernstein, che prevede che tale "normalizzazione" inizierà nella seconda metà di quest'anno.

Le chiusure in Cina potrebbero ancora gettare una nuvola sui guadagni. In Cina, le vendite del settore sono diminuite di circa il 40% nel trimestre, secondo le stime di Barclays, che prevede una crescita delle vendite organiche globali di circa l'11%, la metà del ritmo del trimestre precedente.

La preoccupazione per le prospettive del settore in Cina si è accesa il 15 luglio, quando gli aggiornamenti commerciali di Burberry e Richemont hanno mostrato che le chiusure hanno fatto calare le vendite di oltre il 30%, proprio quando il Paese ha rilasciato dati deboli sul PIL del secondo trimestre.

Anche la forza del mercato statunitense sarà al centro dell'attenzione per eventuali segnali di debolezza. L'anno scorso gli Stati Uniti hanno superato l'Europa come il più grande mercato del lusso e stanno attirando una marea di investimenti in nuovi negozi da parte di marchi europei.

Le stime di consenso prevedono una crescita delle vendite del secondo trimestre del 17% per LVMH, del 12% per Kering e del 16% per Hermes, sulla base delle previsioni di UBS.

LVMH pubblicherà i risultati del primo semestre il 26 luglio, Kering il 27 luglio ed Hermes il 29 luglio.