MILANO (MF-DJ)--Il legame fra il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, e Trieste non si esauriva solo nelle Assicurazioni Generali, compagnia di cui Delfin, dopo la discesa di Francesco Gaetano Caltagirone al 7,5% circa, è seconda azionista dopo Mediobanca con il 9,82%. Fra le partecipazioni azionarie iscritte al bilancio della scatola lussemburghese dell'imprenditore dell'occhialeria scomparso il 27 giugno scorso figura anche il possesso del 100% del capitale della srl triestina Porto San Rocco Marina Resort, quota detenuta indirettamente, per il 51%, tramite la controllata Partimmo srl e per il 49% invece direttamente tramite Delfin. Possessi che assieme al 32,08% di EssilorLuxottica, il pacchetto nel Leone, il 27,2% di Covivio, il 19,8% di Mediobanca e il 13% di Luxair sono stati ereditati in parti uguali dai sei figli, dall'ultima moglie Nicoletta Zampillo e da Rocco Basilico, il primo figlio della Zampillo nato dal matrimonio con il banchiere e finanziere Paolo Basilico.

La Porto San Rocco Marina Resort è una società nata nel 2001 per gestire la grande marina turistica che con 546 ormeggi e appartamenti nella baia di Muggia, nel golfo di Trieste, offre servizi di nautica per yacht e mega-yacht in transito verso dal capoluogo giuliano verso le coste croate e greche.

L'origine del progetto per la realizzazione della marina nell'area dismessa dei cantieri San Rocco risale all'inizio degli anni '80. Un progetto inizialmente portato avanti da un industriale regionale che dopo un lungo periodo di gestazione, legato alle solite lungaggini sulla fattibilità, alle concessioni edilizie e a problemi di pre-esecuzione dei lavori, vede finalmente la luce nel 2001 con l'ingresso nel pacchetto societario di nomi dell'imprenditoria nordestina, fra i quali Leonardo Del Vecchio, Gilberto Benetton e una dozzina di importanti industriali veneti. Un cambio di proprietà che precede di ben sei anni l'entrata del fondatore di Luxottica nel capitale del Leone di Trieste allora presieduto dal grande vecchio ex Lazard, Antoine Bernheim.

Il motivo? Non solo la passione per la barca di Del Vecchio, ma anche le prospettive di sviluppo per una marina crocevia nell'Adriatico, che sui giornali locali viene ribattezzata come una «piccola Montecarlo» e che nelle intenzioni dei promotori del progetto e delle autorità giuliane deve diventare un clone in miniatura di Porto Cervo, tanto che il piano viene affidato allo studio di Luigi Vietti, il celebre architetto autore della rinomata località sarda, di ville a Cortina d'Ampezzo e in Costa Smeralda.

Il comprensorio conta su oltre 400 appartamenti poi venduti, un albergo da 70 stanze, un ristorante da 150 coperti, una piscina esterna da 25 metri e un solarium da 300 metri quadrati. Fra i vari amministratori che si sono succeduti nel tempo alla guida della società anche l'ex amministrare delegato per oltre 14 anni di Beni Stabili (ora Covivio dopo la fusione con Fonciere des Regions), Aldo Mazzocco.

Dopo un passaggio a capo del business immobiliare di Cdp, anche il top-manager ha fatto nuovamente ritorno a Trieste a capo di Generali Real Estate, la controllata del Leone che gestisce il mattone della compagnia assicurativa.

red

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0708:22 lug 2022


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