MILANO (MF-DJ)--L'opa di Generali su Cattolica Assicurazioni è pronta

a partire. La Consob ha autorizzato la pubblicazione del documento di

offerta con il periodo di adesione, concordato con Borsa Italiana che

andrá dal 4 al 29 ottobre (salvo proroghe).

Il consiglio di amministrazione di Cattolica, con gli advisor

Citigroup e Kpmg che dovranno valutare la congruitá dell'offerta del

Leone, che ha messo sul piatto 6,75 euro ad azione, è giá stato

convocato per martedì 28. Ma nel frattempo anche l'Antitrust europea

dovrá dire la sua sull'operazione che, salvo rilanci, in caso di adesioni

totali vale 1,2 miliardi.

Il mercato, considerando le quotazioni di Cattolica, che ieri ha chiuso

a 7,16 euro, scommette chiaramente su un rilancio, ma ambienti vicini a

Generali smorzano gli entusiasmi e fanno notare come le valutazioni

attuali della compagnia di Verona siano anche la conseguenza della manovra di sostegno arrivata da Trieste alla fine dello scorso anno, con la ricapitalizzazione di 300 milioni sottoscritta dal Leone divenuto di

conseguenza azionista di Cattolica con il 24,4%. Con Generali che, come

noto, ha subordinato l' efficacia dell'offerta al raggiungimento di almeno il 66,7% del capitale, condizione a cui si riserva di rinunciare nel caso in cui ottenesse almeno il 50% piú un'azione.

Intanto in questi giorni proseguono le schermaglie tra gli azionisti del Leone in via del rinnovo della governance della compagnia fissata per la prossima primavera. Da una parte i pattisti continuano a rafforzare la presenza nel capitale di Trieste. Dopo gli acquisti di Francesco Gaetano Caltagirone (salito nei giorni scorsi al 6,27%) ieri Consob ha alzato il velo sugli ultimi movimenti di Leonardo Del Vecchio. Tra il 20 e il 21 settembre Delfin ha rastrellato 1,6 milioni di azioni, pari allo 0,1% del capitale, e ha così arrotondato la propria quota al 5,1%. Con queste ultime mosse dei grandi soci, il patto di consultazione creato nelle scorse settimane ha raggiunto il 12,53%, collocandosi al ridosso del 12,9% detenuto da Mediobanca, che nella partita del rinnovo è dall'altra parte della barricata, intenzionata a riconfermare il ceo Philippe Donnet mentre i pattisti chiedono un nuovo timoniere.

Oltre che del rafforzamento dei due azionisti privati, la compagine dei riottosi ha beneficiato dell'ingresso della Fondazione Crt, che nello scorso fine settimana ha annunciato il conferimento del proprio 1,23%, mentre in tempi brevi il mercato si attende un'adesione della famiglia Benetton, che in mano ha 3,97% di Generali. Se insomma il patto sembra destinato a proiettarsi oltre il 16%, l'attenzione del mercato rimane concentrata sulle scelte del cda di Generali in merito alla lista. Il prossimo passaggio prima del vertice del 27 si avrà domani con la riunione del comitato nomine. Anche se non si escludono prove di dialogo, le divisioni tra i soci restano profonde e un accordo tra Mediobanca da un lato e i pattisti dall'altro appare ancora lontano.

fch

(END) Dow Jones Newswires

September 23, 2021 05:08 ET (09:08 GMT)