Comunicato Stampa

Il Consiglio di Amministrazione di CAREL Industries approva i risultati consolidati al 30 settembre 2021

  • Ricavi consolidati pari a Euro 310,3 milioni, +25,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2020 (+26.2% a cambi costanti; +25,2% rispetto ai primi 9 mesi del 2019). A parità di perimetro la crescita sarebbe stata pari a 21,4%.
  • EBITDA consolidato pari a Euro 66,0 milioni (inclusi Euro 2,3 milioni derivanti dal consolidamento integrale delle società CFM ed Enginia) corrispondente al 21,3% dei ricavi d'esercizio. La crescita rispetto ai 9 mesi del 2020 è pari a +36,1%; al netto di alcune spese non ricorrenti principalmente legate alle attività di M&A, l'EBITDA consolidato del periodo sarebbe stato pari a 68,0 milioni (21,9% dei ricavi d'esercizio).
  • Risultato netto consolidato pari a Euro 38,8 milioni, +48,2% rispetto al risultato netto dei primi 9 mesi del 2020;
  • Posizione finanziaria netta consolidata negativa pari a Euro 68,5 milioni, rispetto a Euro 49,6 milioni al 31 dicembre 2020. Al netto dell'impatto derivante dalle acquisizioni effettuate nel corso del primo semestre dell'anno, pari a 35,0 milioni, la posizione finanziaria netta consolidata si attesterebbe a Euro 33,5 milioni, inclusiva dell'effetto contabile legato all'applicazione dell'IFRS16 pari a Euro 28,2 milioni;

Brugine, 4 novembre 2021 - Il Consiglio di Amministrazione di CAREL Industries S.p.A. ('CAREL', o la 'Società ' o la 'Capogruppo'), riunitosi in data odierna, ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2021.

Francesco Nalini, Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato: "Rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, in cui già avevamo registrato una significativa crescita (+7,7%) sul terzo trimestre dell'anno precedente, l'incremento dei ricavi tra luglio e settembre di quest'anno, a parità di perimetro, si è attestata abbondantemente sopra la doppia cifra percentuale (+15%) confermando una performance record per i primi 9 mesi del 2021, superiore al 20% rispetto al 2020. La magnitudine di tale performance si mantiene anche se la si confronta con i ricavi del 2019 che non erano stati impattati dalla pandemia COVID-19. Questo nonostante siano state confermate le attese di un maggiore impatto, nel terzo trimestre, della penuria (shortage) globale di materiale elettronico, fenomeno che non ha consentito al Gruppo di esprimere compiutamente la crescita potenziale derivante da una domanda molto sostenuta sia in ambito condizionamento che refrigerazione.

In relazione alla profittabilità, l'EBITDA margin registrato nei primi nove mesi dell'anno sfiora il 22%, in forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 (19.6%), grazie principalmente sia alla leva operativa sia al dispiegarsi degli effetti di una serie di iniziative già prese nel 2020 per contenere i costi operativi. Tali elementi hanno permesso di mitigare i maggiori costi delle materie prime dovuti ad una generalizzata dinamica inflattiva e al già citato shortage.

Questi risultati, i migliori degli ultimi 10 anni, confermano non solo buon bilanciamento del portafoglio di business del Gruppo ma premiano soprattutto la sua resilienza, la sua capacità cioè di saper adattare strategia e processi produttivi a situazioni eccezionali e non prevedibili. Tale caratteristica sarà fondamentale per affrontare le sfide future, prima di tutto sul breve termine: i recenti lock-down che hanno colpito alcuni paesi asiatici hanno infatti esacerbato i problemi relativi alla produzione e alla conseguente limitata disponibilità globale di materiale elettronico. Sul medio-lungo termine la questione climatica sarà sempre di più al centro della nostra strategia: è anche per questo che il Gruppo ha recentemente rafforzato la propria governance ESG e guarda con estremo interesse alla COP26, tutt'ora in corso."

Ricavi consolidati

I ricavi consolidati ammontano a Euro 310,3 milioni, rispetto agli Euro 248,0 milioni al 30 settembre 2020, in crescita del 25,1%. Al netto del contributo derivante dall'inclusione nel perimetro di consolidamento di CFM ed Engina, pari a circa 9,4 milioni, l'incremento sarebbe stato pari al +21,4%. Le performance suddette assumono una connotazione ancor più positiva considerando che la crescita

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rimane oltre il 20% anche se le si confronta con il livello di ricavi registrato nei primi nove mesi del 2019, i quali non ricomprendono nessun impatto pandemico.

Nel terzo trimestre si sono confermate le dinamiche positive che avevano caratterizzato la domanda nella prima parte del 2021, sebbene le medesime non abbiano potuto esprimere pienamente il loro potenziale a causa di un'attesa maggiore incidenza dello shortage di materiale elettronico. Questo è dovuto anche ad una recrudescenza della pandemia in alcuni paesi asiatici fondamentali nella catena di produzione di microprocessori, che ha portato a nuovi lockdown regionali. Ciò nonostante, anche nel terzo trimestre dell'anno il Gruppo ha registrato una crescita in costanza di perimetro ben superiore alla doppia cifra percentuale (+15%) grazie anche ad una serie di contromisure, come il cd. "chip-pivoting", che hanno consentito un'ulteriore miglioramento della flessibilità e resilienza. Il risultato è ancora più significativo se si tiene conto che si confronta con un terzo trimestre del 2020 che aveva fatto registrare a sua volta, una crescita vicina all'8% rispetto all'anno precedente.

La regione che riveste maggior peso per il Gruppo, l'EMEA (Europa, Medio-Oriente, Africa), da cui deriva il 72% dei ricavi, chiude i primi nove mesi del 2021 con un incremento pari al 25,4% in costanza di cambio valutario (a perimetro costante la crescita sarebbe stata vicina al 21%): tale performance si basa su una generalizzata ripresa della domanda, a cui si somma l'accelerazione di alcuni dei settori industriali più ciclici (che avevano subito fortemente l'impatto della pandemia nel corso del 2020) e le performance particolarmente brillanti nel settore delle pompe di calore ad alta efficienza e in quello del raffrescamento dei data-center. Particolarmente positiva anche la crescita nel mercato della Refrigerazione: continua con vigore la ripresa del ciclo degli investimenti nella Grande Distribuzione Organizzata, aiutato anche dalla regolamentazione e si conferma il recupero del "food service".

L'APAC (Asia-Pacific), che rappresenta circa il 15% dei ricavi del Gruppo, riporta una crescita a cambi costanti pari al 30,4% rispetto ai risultati registrati nello stesso periodo dell'anno passato (e impattati per alcuni milioni di Euro dalla chiusura dell'impianto di Souzhou avvenuta a febbraio 2020). Tale performance è influenzata dall'andamento record della domanda cinese in particolare nei primi mesi dell'anno (che rimane in ogni caso ancora molto positiva) e da una migliore esecuzione della strategia nell'area del Sud APAC con una crescita dei ricavi a doppia cifra percentuale.

I Ricavi derivanti dal Nord America, che rappresentano circa l'11% del totale, crescono del 22,5% a cambi costanti (18,4% a parità di perimetro) grazie principalmente alle buone performance nelle applicazioni legate all'indoor air quality e al raffrescamento dei centri di calcolo. Infine, il Sud America (che rappresenta circa il 2% del totale del volume d'affari del Gruppo) al netto degli effetti negativi derivanti dal cambio valutario, riporta una crescita pari al 48,8% principalmente a seguito di un miglioramento generalizzato delle performance nei diversi Paesi.

Per quanto riguarda le singole aree di business, la Refrigerazione segna +30,9% a cambio costanti. Il trend di forte crescita già presente nel primo semestre dell'anno viene confermato sebbene con una leggero rallentamento nell'ultimo trimestre dovuto al già citato shortage di materiale elettronico che non ha permesso di soddisfare completamente la domanda. Quest'ultima è legata ad una significativa ripresa del segmento Food retail (supermercati/ipermercati/convenience store) e al continuo incremento della quota di mercato globale da parte del Gruppo. Positivi anche i risultati nel "Food service", settore in cui si consolidano i segnali di ripresa. Il segmento dell'HVAC chiude ugualmente i primi nove mesi del 2021 in forte crescita, +24,2% a cambi costanti: tutti i segmenti registrano significative accelerazioni, con picchi ancora più marcati in alcune applicazioni (in particolare pompe di calore ad alta efficienza e Data Center) e una rinnovata attenzione verso soluzioni orientate all'efficienza energetica. Anche in questo caso, il trend meno brillante dell'ultimo trimestre è legato allo shortage di materiale elettronico che ha colpito soprattutto i controlli programmabili, particolarmente usati nel condizionamento.

Tab. 1 Ricavi per area di business (migliaia di euro)

30.09.2021

30.09.2020

Delta %

Delta fx %

Ricavi HVAC

200.498

162.817

23,1%

24,2%

Ricavi REF

106.442

82.008

29,8%

30,9%

Totale Ricavi Core

306.940

244.825

25,4%

26,5%

Ricavi No Core

3.370

3.131

7,7%

7,7%

Totale Ricavi

310.309

247.956

25,1%

26,2%

2

Tab. 2 Ricavi per area geografica (migliaia di euro)

30.09.2021

30.09.2020

Delta %

Delta fx %

Europa, Medio Oriente e Africa

224.112

179.040

25,2%

25,4%

APAC

46.016

35.135

31,0%

30,4%

Nord America

33.375

28.770

16,0%

22,5%

Sud America

6.807

5.011

35,8%

48,8%

Ricavi netti

310.309

247.956

25,1%

26,2%

EBITDA consolidato

L'EBITDA consolidato al 30 settembre 2021 è pari a Euro 66,0 milioni, in forte crescita (+36,1%) rispetto agli Euro 48,5 milioni registrati al 30 settembre 2020. Anche escludendo il contributo positivo derivante dal consolidamento di Enginia e CFM (Euro 2,3 milioni) l'incremento dell'EBITDA si attesterebbe sopra il 30% (+31,3%). Tali performance beneficiano anzitutto dell'eccellente crescita percentuale dei ricavi che viene riflessa e amplificata sull'EBITDA grazie all'effetto della leva operativa a cui si somma il continuo dispiegarsi degli effetti di una serie di misure di contenimento dei costi operativi già prese nel corso dell'anno passato. Gli elementi citati hanno assorbito l'impatto negativo dei cambi valutari e l'effetto di maggiori costi delle materie prime (legato allo shortage). A quest'ultimo si è aggiunto anche un mix leggermente diverso che ha penalizzato temporaneamente alcuni prodotti a maggior marginalità più impattati dalla penuria di materiale elettronico. Nonostante ciò, la profittabilità, intesa come rapporto tra EBITDA e Ricavi, ha superato il 20% anche nel corso del terzo trimestre, raggiungendo il 21% se si escludono Euro 1,9 milioni di costi non ricorrenti legati principalmente ad attività di M&A.

Prendendo in considerazione il periodo gennaio-settembre del 2021, l'EBITDA margin è pari al 21,3%, in aumento di 170 punti base rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dell'anno passato (19,6%). Se escludiamo le partite non ricorrenti di cui accennato sopra, il margine si attesta a 21,9%, in crescita quindi di 230 punti base.

Risultato netto consolidato

Il risultato netto consolidato pari a Euro 38,8 milioni mostra un significativo incremento (+48,2%) rispetto agli Euro 26,2 milioni al 30 settembre 2020 grazie agli eccellenti risultati operativi. Il tax-rate (20,8%) risulta più favorevole rispetto a quello del corrispondente periodo dell'anno passato (23,0%) principalmente a causa di un migliore mix ricavi/paesi.

Posizione finanziaria netta consolidata e patrimonio netto

La posizione finanziaria netta consolidata risulta negativa per Euro 68,5 milioni. Al netto dell'impatto derivante dalle acquisizioni effettuate nel corso del primo semestre dell'anno, pari a Euro 35,0 milioni, la posizione finanziaria netta consolidata si attesterebbe a Euro 33,5 milioni (inclusiva dell'effetto contabile legato all'applicazione dell'IFRS16 pari a Euro 28,2 milioni), in calo quindi di oltre il 30% rispetto al dato del 31 dicembre 2020 e pari a Euro 49,6 milioni.

Le dinamiche che hanno inciso sull'andamento del debito netto sono principalmente legate ad una robusta generazione di cassa che ha coperto agevolmente: 1) una crescita del capitale circolante netto dovuta principalmente a maggiori ricavi e ad un atteso incremento delle scorte al fine di meglio gestire la situazione di penuria globale delle materie prime; 2) investimenti netti per circa Euro 13,8 milioni;

  1. dividendi per circa Euro 12 milioni. A ciò si aggiunge il sopraricordato impatto delle due acquisizioni (CFM ed Enginia) avvenute tra maggio e giugno.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nella seconda parte del 2021 la penuria di materie prime si è ulteriormente acuita anche a seguito della difficoltà di contrastare efficacemente la pandemia COVID-19 in alcune aree geografiche. Ciò ha creato significativi fenomeni inflattivi (in particolare, ma non solo, sulle commodity energetiche) e in alcuni casi l'impossibilità di soddisfare appieno il generalizzato incremento della domanda, frenando in parte le eccellenti prospettive di crescita globali.

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Il peggioramento dello scenario ha inciso anche sulla supply-chain dei microprocessori. Questo ha comportato per CAREL l'impossibilità di esprimere nel terzo trimestre tutto il potenziale garantito da un portafoglio ordini particolarmente positivo. Nonostante ciò, la crescita a pari perimetro dei ricavi tra luglio e settembre è stata ben superiore alla doppia cifra percentuale, attestandosi a +15%, grazie anche alle iniziative poste in essere negli ultimi 12 mesi per migliorare ulteriormente flessibilità e resilienza.

Queste ultime saranno fondamentali nella gestione dell'ultimo trimestre dell'anno che si presenta particolarmente sfidante a causa del sopracitato peggioramento nella catena di approvvigionamento del materiale elettronico. In ogni caso, in costanza di scenario, tenuto conto degli ottimi risultati raggiunti nel corso dei primi nove mesi e dell'attuale livello del portafoglio ordini, il Gruppo ritiene di poter porsi nella parte medio alta delle guidance già fornite in occasione della presentazione dei dati del semestre: la previsione è di chiudere il 2021 con una crescita dei ricavi consolidati tra il 17% e il 19% (a parità di perimetro di consolidamento).

ALTRE DELIBERE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Attuazione del piano di incentivi denominato "Piano di Performance Cash 2021-2025" approvato dal Consiglio di Amministrazione di CAREL Industries S.p.A. in data 4 marzo 2021.

Il Consiglio di Amministrazione di CAREL ha proceduto all'individuazione dei beneficiari del piano di incentivazione monetaria denominato "Piano di Performance Cash 2021-2025" per il primo periodo di vesting (2021-2023), altresì stabilendo la percentuale di remunerazione annua lorda base a titolo di incentivo monetario per ciascun beneficiario, il tutto in misura pari complessivamente a circa 1.720.000 Euro per la totalità dei beneficiari (come individuati in data odierna).

L'importo monetario che verrà effettivamente erogato a ciascun beneficiario sarà determinato al termine del periodo di vesting 2021- 2023 sulla base del raggiungimento dei cd. "obiettivi di performance" previsti nel regolamento del piano.

Si ricorda che tale piano monetario, riservato agli amministratori esecutivi, ai dirigenti con responsabilità strategiche e ai prestatori di lavoro dipendenti della Società o di società dalla stessa controllate per l'importanza strategica dei ruoli, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 4 marzo 2021 e presenta le medesime caratteristiche del Piano di Performance Shares 2021- 2025 (approvato dall'assemblea dei soci in data 20 aprile 2021), ivi inclusi i medesimi obiettivi di performance (EBITDA Adjusted cumulato di Gruppo per ciascun Periodo di Vesting, Cash Conversion e Target ESG), al cui raggiungimento è condizionata l'effettiva erogazione dell'incentivo monetario.

Il Consiglio di Amministrazione, in coordinamento con il Comitato per la Remunerazione, ha ritenuto preferibile fare ricorso al "Piano di Performance Cash 2021-2025" anziché al Piano di Performance Shares 2021-2025, in considerazione del fatto che - pur presentando i due piani, come detto, le medesime caratteristiche, i medesimi termini e condizioni e i medesimi obiettivi di performance - il processo di attribuzione del premio ai sensi del Piano di Performance Cash 2021-2025 sarà più semplice in termini di gestione rispetto, invece, alle complessità operative per la Società e i beneficiari connesse all'attribuzione del premio nell'ambito del Piano di Performance Shares 2021-2025.

CONFERENCE CALL

I risultati al 30 settembre 2021 saranno illustrati oggi, 4 novembre 2021, alle ore 16.00 (CET), nel corso di una conference call con la comunità finanziaria trasmessa anche in web casting in modalità listen only sul sito www.carel.com sezione Investor Relations.

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Nicola Biondo, dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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Per ulteriori informazioni

INVESTOR RELATIONS

MEDIA RELATIONS

Giampiero Grosso - Investor Relations Manager

Barabino & Partners

giampiero.grosso@carel.com

Fabrizio Grassi

+39 049 9731961

f.grassi@barabino.it

+39 392 73 92 125

Marco Trevisan

m. trevisan@barabino.it

+39 02 72 02 35 35

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CAREL

Il Gruppo Carel è tra i leader nella progettazione, nella produzione e nella commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate per raggiungere alta efficienza energetica nel controllo e la regolazione di apparecchiature e impianti nei mercati del condizionamento dell'aria ("HVAC") e della refrigerazione. Carel è focalizzata su alcune nicchie di mercato verticali caratterizzate da bisogni estremamente specifici, da soddisfare con soluzioni dedicate sviluppate in profondità su tali bisogni, in contrapposizione ai mercati di massa.

Il Gruppo progetta, produce e commercializza soluzioni hardware, software e algoritmiche finalizzate sia ad aumentare le performance di unità e impianti a cui le stesse sono destinate sia al risparmio energetico, con un marchio globalmente riconosciuto nei mercati HVAC e della refrigerazione (complessivamente, "HVAC/R") in cui esso opera e, a giudizio del management della Società, un posizionamento distintivo nelle nicchie di riferimento in tali mercati.

HVAC è il principale mercato del Gruppo, rappresentando il 66% dei ricavi del Gruppo nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, mentre il mercato della refrigerazione ha rappresentato il 33% dei ricavi del Gruppo.

Il Gruppo impegna risorse significative nella ricerca e sviluppo ("Ricerca e Sviluppo"), area a cui viene attribuito un ruolo di rilevanza strategica per mantenere la propria posizione di leadership nelle nicchie di riferimento del mercato HVAC/R, con particolare attenzione all'efficienza energetica, alla riduzione dell'impatto ambientale, ai trend relativi all'utilizzo dei gas refrigeranti naturali, all'automazione e alla connettività remota (Internet of Things), e allo sviluppo di soluzioni e servizi data driven.

Il Gruppo opera attraverso 29 controllate e 9 stabilimenti di produzione situati in vari paesi. Al 31 dicembre 2020, circa l'80% dei ricavi del Gruppo è stato generato al di fuori dell'Italia e circa il 30% al di fuori dell'area EMEA (Europe, Middle East, Africa).

Gli Original Equipment Manufacturer o OEMs, fornitori di unità complete per applicazioni nei mercati HVAC/R, costituiscono la principale categoria di clientela della Società, su cui il Gruppo è focalizzato per la costruzione di relazioni a lungo termine.

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Carel Industries S.p.A. published this content on 04 November 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 04 November 2021 14:04:08 UTC.