(Alliance News) - Giovedì il Mib è calato, posizionandosi a quota 22.700, in linea con le altre piazze europee - eccezion fatta per Londra -, con i tassi di interesse più elevati che continuano a urtare i mercati e le fra le maggiori banche centrali che questa settimana hanno di fatto monopolizzato la scena.

La Federal Reserve ha infatti alzato i tassi di 75 bps mercoledì e ha segnalato che i tassi di interesse dovranno aumentare rispetto a quanto previsto in precedenza. Tuttavia, Powell ha aggiunto che un ritmo più lento degli aumenti dei tassi potrebbe presto essere appropriato.

Sul possibile percorso di Eccles Building, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 14 dicembre ha una probabilità prezzata al 48% sull'intervallo superiore compreso fra 425/450 bps. È invece al 52% la probabilità di un aumento nell'area 450/475 bps. Il target corrente è compreso fra 375 bps e 400 bps.

Sullo stesso sentiero rialzista, la Banca d'Inghilterra ha votato con una maggioranza di 7 a 2 per aumentare i tassi di interesse di 75 bps al 3% durante la riunione odierna, registrando il più grande aumento dei tassi dal 1989 e portando il costo del denaro al livello più alto dalla fine del 2008.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dello 0,4% a 22.706,02.

Il Mid-Cap termina in calo dello 0,6% a 37.261,55, lo Small-Cap in rosso dello 0,8% a 26.853,82, mentre l'Italia Growth ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 8.964,05.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha ceduto lo 0,5%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in passivo dello 0,9%. Al contrario, il FTSE 100 di Londra ha raccolto lo 0,6%.

Sul Mib, Stellantis cede il 3,3%, in attesa dei risultati previsti in giornata.

In coda si vede anche Italgas, che arretra del 2,5% dopo l'1,6% di attivo della vigilia.

Société Générale ha tagliato il target price di Ferrari a EUR230 da EUR250. Le azioni del Cavallino ha comunque raccolto lo 0,4%. Mercoledì la società ha reso noti i risultati a nove mesi, con il risultato netto mostra un incremento del 16% nei nove mesi a EUR718 milioni da EUR619 milioni e del 10% nel trimestre a EUR228 milioni da EUR207 milioni. L'utile per azione passa a EUR3,90 nei nove mesi da EUR3,34 e a EUR1,24 nel trimestre da EUR1,12.

CNH Industrial - che ha comunicato l'acquisto di azioni proprie per un totale di circa EUR5,8 milioni - ha chiuso in rosso dello 0,2%.

Fra le note positive, si mette in evidenza Telecom Italia, che raccoglie il 3,2%. Come scrive Francesco Bonazzi su Alliance News, secondo indiscrezioni di stampa, l'OPA su Telecom da parte di CDP, che è il primo passo del piano Minerva di Fratelli d'Italia, potrebbe essere in realtà più corale.

Ovvero, l'offerta potrebbe essere lanciata in gruppo anche da Vivendi, KKR, e fondo Macquarie, sempre con l'obiettivo di provvedere al delisting e realizzare poi uno "spezzatino" che consenta la vendita di TIM Brasil e delle attività retail, in modo da avere una Telecom interamente concentrata sulla rete ultraveloce, previa fusione con Open Fiber. Le indiscrezioni si sono propalate contestualmente al blitz di ieri di Pietro Labriola a Palazzo Chigi. Il capo della Telecom si è incontrato con lo staff tecnico del premier Giorgia Meloni e, anche se non c'è conferma ufficiale, con Alessio Butti.

Sul Mid-Cap, Italmobiliare arretra del 5,6%, cedendo il passo dopo due sedute chiuse in saldo attivo.

Ariston si deprezza invece dell'8,1%, marcando la sua quarta seduta ribassista nonostante i buoni numeri relativi ai primi nove mesi. I ricavi sono saliti a EUR1,73 miliardi da EUR1,41 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso, come reso noto dalla società giovedì. L'utile operativo è migliorato a EUR125,4 milioni da EUR122,8 milioni mentre l'utile prima delle imposte è passato a EUR122,0 milioni da EUR114,7 milioni.

Il consiglio di amministrazione di Technogym - su dell'1,8% - giovedì ha esaminato i ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio, che hanno registrato un valore di EUR498,7 milioni, in rialzo del 17% rispetto a EUR424,8 milioni dei primi nove mesi del 2021.

Cementir Holding - in rialzo del 3,2% - ha comunicato giovedì che i ricavi dei nove mesi sono saliti del 25% su base annua, a EUR1,26 miliardi da EUR1,01 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Sullo Small-Cap, vendite significative su Banca Monte dei Paschi, che cede il 5,4% e su cui si segnalano dei movimenti importanti dei fondi sul titolo. GSA Capital Partners ha aperto una posizione netta corta sul titolo dell'1,26%, mentre Millenium Capital Partners ha alzato lo short al 7,12% dal 6,13%. LMR Partners, invece, lo ha invece tagliato al 13,31% dal 15,20%.

FullSix sale invece dell'1,4% dopo il 2,4% di verde della vigilia e l'aver trascorso buona parte della seduta in territorio negativo.

Fra le note positive, Beghelli raccoglie il 3,5% dopo due sedute ribassiste, mentre PLC si allunga del 5,7% prendendosi la testa del listino.

Tra le PMI, gli acquisti su Copernico spingono avanti il titolo con il 4,0% mentre Clabo raccoglie il 3,8%.

Vendite marcate su Casasold, che cede oltre il 13%, oggetto di profit taking dopo i vistosi rialzi delle ultime cinque sedute.

A New York, il Dow Jones sta cedendo lo 0,2%, l'S&P arretra dello 0,6% mentre il Nasdaq sta lasciando sul parterre l'1,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD0,9752 contro USD0,9863 di mercoledì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1169 da USD1,1452 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD95,20 al barile da USD96,37 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.626,11 l'oncia da USD1.646,55 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, gli ordini delle fabbriche tedesche alle 0800 CET. Alle 0845 CET dalla Francia il dato sulla produzione industriale, seguito alle 0900 CET da quello spagnolo.

Alle 0945 CET dall'Italia il PMI servizi, seguito a cinque minuti di differenza dal francese e dal tedesco. Alle 1000 CET è in arrivo quello dell'Eurozona, da dove arriverà alle 1100 CET l'indice dei prezzi al consumo.

dagli USA, alle 1330 CET diversi report sul mercato del lavoro fra cui le buste paga del settore non agricolo e il tasso di disoccupazione, quest'ultimo rilasciato alla stessa ora anche dal Canada.

Alle 1800 CET, il report da Baker Hughes e alle 2030 CET, come di consueto il venerdì, il COT Report.

Nel calendario societario, attesi i risultati a nove mesi di Banca Generali, Intesa Sanpaolo, Generalfinance, Intred e Tesmec.

Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com

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