(Alliance News) - Venerdì le principali piazze europee dovrebbero aprire in rialzo secondo i Futures di IG, all'indomani di una serata ribassista, mentre in Francia, Germania e Italia si attendono oggi il PMI composito e l'indice dei direttori degli acquisti.

Così, il FTSE Mib è atteso in verde di 132,5 punti o dello 0,6% dopo aver chiuso in rosso dello 0,4% a 22.706,02.

In Europa, il FTSE 100 di Londra dovrebbe aprire in rialzo di 50,0 punti o dello 0,7%, il CAC 40 di Parigi è atteso su di 45,2 punti o dello 0,7%, il DAX 40 di Francoforte è previsto in rialzo di 54,0 punti o dello 0,4.

Nella settimana a farla da padrone è stato l'annuncio della Fed e soprattutto le dichiarazioni da falco di Jerome Powell, che ha preannunciato ulteriori aumenti dei tassi di riferimento entro l'anno per tenere a bada l'inflazione.

"In un'ampia reazione del mercato alla decisione della Fed di mercoledì, il dollaro USA ha guadagnato su tutta la linea, poiché gli investitori si sono riposizionati per un inasprimento più aggressivo della Fed", ha commentato Ipek Ozkardeskaya, Senior Analyst di Swissquote Bank.

La, Fed, secondo l'esperto, non si fermerà finché non spingerà i tassi al di sopra del 5%, almeno. "Almeno dico, perché dipenderà dalla velocità con cui gli aumenti dei tassi si tradurranno in una minore inflazione e in una riduzione dei posti di lavoro", ha aggiunto.

"In data odierna, la NFP - Nonfarm payroll - dovrebbe rivelare 200.000 nuovi posti di lavoro non agricoli in ottobre, per un aumento della paga oraria media costante intorno allo 0,3%. Un lavoro più forte del previsto o dati sui salari potrebbero solo rafforzare ulteriormente i falchi della Fed, mentre i dati sui posti di lavoro odierni dovrebbero essere particolarmente deboli per gettare acqua fredda sulle aspettative molto calde della Fed da falco prima della campana di chiusura settimanale", ha concluso l'esperto.

Tra i listini minori italiani, giovedì sera il Mid-Cap ha terminato in calo dello 0,6% a 37.261,55, lo Small-Cap in rosso dello 0,8% a 26.853,82, mentre l'Italia Growth ha chiuso in ribasso dello 0,8% a 8.964,05.

Sul Mib, Stellantis cede il 3,3%, in attesa dei risultati previsti in giornata.

In coda si vede anche Italgas, che arretra del 2,5% dopo l'1,6% di attivo della vigilia.

Société Générale ha tagliato il target price di Ferrari a EUR230 da EUR250. Le azioni del Cavallino ha comunque raccolto lo 0,4%. Mercoledì la società ha reso noti i risultati a nove mesi, con il risultato netto mostra un incremento del 16% nei nove mesi a EUR718 milioni da EUR619 milioni e del 10% nel trimestre a EUR228 milioni da EUR207 milioni. L'utile per azione passa a EUR3,90 nei nove mesi da EUR3,34 e a EUR1,24 nel trimestre da EUR1,12.

CNH Industrial - che ha comunicato l'acquisto di azioni proprie per un totale di circa EUR5,8 milioni - ha chiuso in rosso dello 0,2%.

Fra le note positive, si mette in evidenza Telecom Italia, che ha raccolto il 3,2%. Come scrive Francesco Bonazzi su Alliance News, secondo indiscrezioni di stampa, l'OPA su Telecom da parte di CDP, che è il primo passo del piano Minerva di Fratelli d'Italia, potrebbe essere in realtà più corale.

Ovvero, l'offerta potrebbe essere lanciata in gruppo anche da Vivendi, KKR, e fondo Macquarie, sempre con l'obiettivo di provvedere al delisting e realizzare poi uno "spezzatino" che consenta la vendita di TIM Brasil e delle attività retail, in modo da avere una Telecom interamente concentrata sulla rete ultraveloce, previa fusione con Open Fiber. Le indiscrezioni si sono propalate contestualmente al blitz di ieri di Pietro Labriola a Palazzo Chigi. Il capo della Telecom si è incontrato con lo staff tecnico del premier Giorgia Meloni e, anche se non c'è conferma ufficiale, con Alessio Butti.

Sul Mid-Cap, Italmobiliare ha terminato in rosso del 5,6%, cedendo il passo dopo due sedute chiuse in saldo attivo.

Ariston si è deprezzata invece dell'8,1%, marcando la sua quarta seduta ribassista nonostante i buoni numeri relativi ai primi nove mesi. I ricavi sono saliti a EUR1,73 miliardi da EUR1,41 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso, come reso noto dalla società giovedì. L'utile operativo è migliorato a EUR125,4 milioni da EUR122,8 milioni mentre l'utile prima delle imposte è passato a EUR122,0 milioni da EUR114,7 milioni.

Il consiglio di amministrazione di Technogym - su dell'1,8% - giovedì ha esaminato i ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio, che hanno registrato un valore di EUR498,7 milioni, in rialzo del 17% rispetto a EUR424,8 milioni dei primi nove mesi del 2021.

Cementir Holding - in rialzo del 3,2% - ha comunicato giovedì che i ricavi dei nove mesi sono saliti del 25% su base annua, a EUR1,26 miliardi da EUR1,01 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Sullo Small-Cap, vendite significative su Banca Monte dei Paschi, che ha ceduto il 5,4% e su cui si segnalano dei movimenti importanti dei fondi sul titolo. GSA Capital Partners ha aperto una posizione netta corta sul titolo dell'1,26%, mentre Millenium Capital Partners ha alzato lo short al 7,12% dal 6,13%. LMR Partners, invece, lo ha invece tagliato al 13,31% dal 15,20%.

FullSix è salita invece dell'1,4% dopo il 2,4% di verde della vigilia e l'aver trascorso buona parte della seduta in territorio negativo.

Fra le note positive, Beghelli ha raccolto il 3,5% dopo due sedute ribassiste, mentre PLC si allunga del 5,7% prendendosi la testa del listino.

Tra le PMI, gli acquisti su Copernico hanno spinto avanti il titolo con il 4,0% mentre Clabo ha raccolto il 3,8%.

Vendite marcate su Casasold, che ha ceduto oltre il 13%, oggetto di profit taking dopo i vistosi rialzi delle ultime cinque sedute.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in rosso dell'1,7% a 27.199,74, lo Shanghai Composite ha terminato su del 2,4% a 3.070,80 e l'Hang Seng è salito del 5,7% a 16.214,29.

A New York, giovedì, il Dow Jones ha chiuso in rosso dello 0,5% a 32.001,25, l'S&P ha perso l'1,1% a 3.719,89, mentre il Nasdaq ha lasciato sul parterre l'1,7% a 10.342,94.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD0,9782 contro USD0,9752 di giovedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,1226 da USD1,1169 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD96,84 al barile da USD95,20 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.649,18 l'oncia da USD1.626,11 l'oncia di giovedì in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, alle 0900 CET è atteso il dato sulla produzione industriale spagnola.

Alle 0945 CET dall'Italia il PMI servizi, seguito a cinque minuti di differenza dal francese e dal tedesco. Alle 1000 CET è in arrivo quello dell'Eurozona, da dove arriverà alle 1100 CET l'indice dei prezzi al consumo.

Dagli USA, alle 1330 CET diversi report sul mercato del lavoro fra cui le buste paga del settore non agricolo e il tasso di disoccupazione, quest'ultimo rilasciato alla stessa ora anche dal Canada.

Alle 1800 CET, il report da Baker Hughes e alle 2030 CET, come di consueto il venerdì, il COT Report.

Nel calendario societario, attesi i risultati a nove mesi di Banca Generali, Intesa Sanpaolo, Generalfinance, Intred e Tesmec.

Di Chiara Bruschi; chiarabruschi@alliancenews.com

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