Questi consigli, lo ricordiamo, vanno presi in considerazione in una logica di diversificazione e con una prospettiva a lungo termine (minimo 5 anni).

Grafico Catalyst Pharmaceuticals, Inc.

La società, fondata da Patrick J. McEnany, un consulente finanziario aziendale, aveva acquisito i diritti del Firdapse da BioMarin (ovviamente in cambio di royalties) per il mercato nordamericano e giapponese. Firdapse è un farmaco da 375.000 dollari per una malattia rara (la sindrome di Lambert-Eaton) che colpisce 3.300 pazienti negli Stati Uniti e in Canada. Il lancio è andato alla perfezione. Non essendo disponibile alcun farmaco alternativo, l'adozione e la crescita sono state rapide ed era chiaro che entro il 2022 Catalyst Pharmaceuticals sarebbe stata in grado di realizzare profitti tra i 60 e gli 80 milioni di dollari.

Tuttavia, per molto tempo la capitalizzazione di mercato è rimasta ferma sui 300-400 milioni di dollari. La spiegazione è semplice: il brevetto del Firdapse è valido fino alla fine del 2025 e un farmaco alternativo sviluppato da Jacobus Pharma e PANTHERx Rare, il Ruzurgi, stava per arrivare sul mercato a un prezzo dimezzato (ma con vendita autorizzata solo a bambini tra i 6 e i 17 anni).

Il prezzo delle azioni ha ristagnato tra il 2006 e il 2020, per poi esplodere:

Fonte: MarketScreener

Gli ultimi trimestri sono stati istruttivi: in primo luogo, Catalyst è riuscita a registrare un brevetto sul suo metodo di somministrazione del farmaco fino al 2032, che dovrebbe proteggere la sua "cash cow" da una potenziale concorrenza dei generici; in secondo luogo, la controversia legale tra Catalyst e Jacobus/PANTHERx, che ruotava attorno a una possibile violazione della proprietà intellettuale della prima, è stata risolta in via amichevole.

Pertanto, in virtù dell'accordo tra le tre parti, Catalyst si è assicurata i diritti di commercializzazione di Ruzurgi negli Stati Uniti e in Messico, ottenendo di fatto il monopolio sul trattamento della sindrome di Lambert-Eaton.

Come logica conseguenza, la capitalizzazione di mercato dell'azienda è più che triplicata dopo l'annuncio. Forte di questo slancio, alla fine dello scorso anno Catalyst si è assicurata i diritti per il trattamento dell'epilessia da Eisai.

Per il 2022, il management prevede un fatturato di 214 milioni di dollari, con una crescita del 52% rispetto all'anno precedente. Poiché sappiamo già che Catalyst riesce a generare margini netti tra il 20% e il 30%, piuttosto tipici in questo settore, possiamo aspettarci un profitto in contanti tra i 43 milioni di dollari (ipotesi bassa) e i 64 milioni di dollari (ipotesi alta).

Fonte: MarketScreener

Per il 2023, il franchising Firdapse/Ruzurgi dovrebbe fruttare 245 milioni di dollari. Ipotizzando (in una prospettiva iper-prudente) una crescita incrementale pari a zero e sapendo che a priori rimangono solo tre anni di protezione del brevetto (benché esista un altro brevetto sul metodo di somministrazione del trattamento), ciò equivale a un utile di cassa totale compreso tra i 129 e i 192 milioni di dollari per quest’attività. Si noti che siamo in una prospettiva iper-conservativa nella quale non prevediamo né un'ulteriore crescita né il rinnovo della licenza.

Fycompa, invece, lo scorso anno ha generato un fatturato di 136 milioni di dollari negli Stati Uniti, ovvero un profitto annuale previsto tra i 27 e i 41 milioni di dollari. Come per Firdapse, la protezione del brevetto di Fycompa scadrà nel 2025. Sempre in una prospettiva molto prudente (nessuna crescita/nessun rinnovo della proprietà intellettuale), si avrebbe un utile di cassa totale compreso tra 81 e 123 milioni di dollari per questa attività.

Il management ha annunciato che chiuderà l'anno fiscale 2022 con 298 milioni in cash. Ciò ci offre due scenari di valutazione: uno eccessivamente conservativo al 20% di margine netto, che ci dà 470 milioni di dollari di valore dell'attivo (43 + 129 + 298), da cui possiamo sottrarre 70 milioni di passività totali (si veda l'ultimo bilancio) per arrivare a un valore netto di 400 milioni di dollari; uno conservativo ma più ragionevole, al 30% di margine netto, che ci dà 613 milioni di dollari di valore dell'attivo (192 + 123 + 298), meno i 70 milioni di passività totali, ovvero 543 milioni di dollari di net asset value. È qui che si trova il nostro margine di sicurezza.

Fonte: MarketScreener

Questo a fronte di una capitalizzazione di mercato di 1,6 miliardi di dollari, che rappresenta uno scenario molto più ottimistico. In effetti, è improbabile che i generici facciano il solletico a Catalyst in un segmento così di nicchia (per quanto riguarda il Firdapse). Rispetto all'epilessia, il discorso è diverso poiché vi sono molte alternative sul mercato, soprattutto a base di cannabinoidi. Vi sarebbero quindi molti anni buoni per sfruttare la bestia Firdapse, con in più un potenziale catalizzatore di un mercato molto grande qual è il Giappone.

Sul fronte dei miglioramenti, siamo un po' delusi dalla remunerazione troppo elevata del team di gestione e dalle recenti vendite di insider al prezzo attuale. Per avviare una posizione su questo titolo relativamente rischioso sarebbe preferibile un pullback.

Fonte: MarketScreener

Nota: in generale invito gli investitori a scegliere aziende che comprendono a fondo. Come direbbe Peter Lynch: " Know what you own, and why you own it" (traduzione: Conosci ciò che possiedi e perché lo possiedi”). Se l'industria farmaceutica non rientra nelle vostre competenze, è meglio passare ad altro.