MILANO (MF-DJ)--Il blitz di Andrea Pignataro su Cerved potrebbe avere effetti anche sul settore del credito deteriorato. Se martedì 9 l'attenzione del mercato è rimasta concentrata sull'offerta pubblica presentata da Castor, ieri qualche analista ha iniziato a fare la stima sull'evoluzione del gruppo.

In particolare, scrive MF, sotto la lente c'è la divisione npl di Cerved che oggi rappresenta il secondo operatore nel mercato italiano dei credit servicer con un portafoglio di 38,5 miliardi, quasi equamente distribuito tra posizioni secured e unsecured. Da tempo il gruppo guidato da Andrea Mignanelli è alle prese con la valorizzazione dell'asset, un processo che proprio nelle ultime settimane sembrava sul punto di entrare davvero nel vivo. Se già due anni fa il fondo Advent aveva provato a lanciare un'opa, nel 2019 l'information provider milanese aveva avviato un processo competitivo per valorizzare questa area di business. Dopo diversi mesi di lavoro, all'inizio del 2020 la partita era sfociata in una trattativa in esclusiva con Intrum, gruppo svedese di credit management attivo in Italia da diversi anni. La pandemia aveva però mandato a monte i piani di Cerved, che nel mese di marzo ha dovuto interrompere la trattativa, fondata su premesse finanziarie ormai non più attuali. La previsione di diversi banker e analisti è che, una volta conclusa l'opa, la divisione possa essere scorporata e rimessa sul mercato dal nuovo proprietario.

red/lab

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1109:11 mar 2021

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