MILANO (MF-DJ)--Cerved ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto adjusted di 75,1 milioni, in crescita del 10,5% rispetto ai 68,0 milioni dei primi nove mesi del 2020.

I ricavi, spiega una nota, si sono attestati a 361,7 milioni, in crescita del 2,8% rispetto ai 351,8 milioni dei primi nove mesi del 2020; l'Ebitda adjusted si e' attestato a 149,2 milioni, in aumento del 3,6% rispetto ai 143,9 milioni dei primi nove mesi del 2020, con un'incidenza sui ricavi del 41,2%.

L'indebitamento finanziario netto consolidato e' di 525,2 milioni al 30 settembre 2021.

Andrea Mignanelli, a.d. del gruppo, ha commentato: "I risultati dei primi nove mesi del 2021 confermano il nostro percorso di ripresa, pur registrando performance diverse tra la business unit Data Intelligence e la business unit Credit Management. La Data Intelligence, nostro core business, è già ampiamente al di sopra dei livelli pre-Covid, sia in termini di ricavi, sia in termini di Ebitda adjusted. Cresciamo del 6,2% nei servizi di Risk Intelligence, grazie al buon andamento del segmento istituzioni finanziarie, che risente dell'impatto positivo dei prodotti legati al Fondo di Garanzia, e delle buone performance nel segmento imprese. La crescita del 14,2% nei servizi di Marketing Intelligence, grazie soprattutto ai servizi di digital marketing e di sales intelligence, conferma le nostre attese di forte sviluppo in quest'area.

Nel Credit Management si registra un calo sia nei ricavi sia nell'Ebitda Adjusted, dovuti in parte al rallentamento delle dinamiche di recupero dei crediti in sofferenza, coda della chiusura dei tribunali avvenuta nel Q2 2020, e in parte alla recente estensione delle moratorie sui crediti alla fine del 2021, che ha ritardato la generazione di nuovi volumi di crediti deteriorati. Segnalo, a tale proposito, che nei primi 9 mesi del 2021 le transazioni su portafogli NPL hanno registrato il minimo storico dal 2017".

fch

(END) Dow Jones Newswires

November 12, 2021 11:57 ET (16:57 GMT)