MILANO (MF-DJ)--Un numero "spaventoso" di dati prodotto finora su Twitter, Facebook, via email e su tutto il digitale. In continua crescita e che non può essere fermato ma fondamentale per capire cosa succede nel mondo anche e soprattutto per il marketing "ganglio vitale del sistema economico".

Ecco dove entra in gioco l'intelligenza artificiale, ha spiegato ieri lo scienziato Mario Rasetti durante la prima giornata del Milano Marketing Festival 2022 organizzato da Class Editori: «noi non saremmo in grado di gestire questi dati e di estrarne l'enorme valore che hanno se non avessimo l'Intelligenza Artificiale». Rasetti, professore emerito di Fisica teorica del Politecnico di Torino e uno dei massimi esperti di big data a livello mondiale, ha citato l'esempio di un algoritmo brevettato qualche mese fa da Amazon che consente di capire quando un consumatore è abbastanza maturo per comprare qualcosa dopo aver fatto il suo percorso di ricerca online. Ancor prima che compia il passo decisivo, il corriere è già sulla porta per consegnare il prodotto. Una previsione possibile solo grazie a un'analisi approfondita dei dati generati e del comportamento del cliente. "Un test interessante ma anche inquietante perché ci sono risvolti etici", ha detto Rasetti. "I test hanno mostrato comunque come solo il 4% degli utenti abbia poi rifiutato l'invio". È l'esempio estremo delle potenzialità dell'intelligenza artificiale. I big data, infatti, ormai pervadono tutto e tutti i settori: "il digitale è uno strumento, chi deve fare il lavoro completo è l'intelligenza artificiale. Con i numeri di cui abbiamo parlato nessun essere umano riuscirebbe a gestire nulla". Il Milano Marketing Festival proseguirà oggi e domani in diretta su ClassCnbc (canale 507 di Sky), in streaming sui siti milanofinanza.it e italiaoggi.it, sull'app «Le tv di Class Editori», oltre che su Zoom. Su questo filone non si poteva che collegare la visione di Rasetti sui big data e l'Ia a uno dei fenomeni esplosi negli ultimi tempi, per lo meno in termini prospettici, quello del metaverso: «una potenziale linea di sviluppo di Internet", come l'ha definita Cosimo Accoto, connection science fellow del Mit e business innovation advisor, che arriva dopo la prima fase dell'Internet fissa e la seconda dell'Internet mobile. È l'Internet immersiva: "non navigheremo solo dentro siti web, non cliccheremo solo su app ma abiteremo mondi virtuali ricreati sinteticamente". Dove entra in ballo il marketing? I brand stanno già progettando una serie di presenze virtuali perché nel metaverso ci sono i consumatori. Le aziende, inoltre, portano nel metaverso prodotti e commercio immersivo. Altra innovazione di cui si parla molto è quella degli Nft, acronimo di non-fungible token, gettoni digitali unici che attestano proprietà e autenticità di un bene o un'opera d'arte. "Con gli Nft si apre un sistema economico molto diverso», ha osservato Alessandro Donetti, senior advisor in consumer centric transformation e lecturer del master in Global luxury goods e services management del Politecnico di Milano. "Fino a oggi gli Nft sono stati utilizzati per realizzare copie digitali di prodotti fisici: un marchio ha fatto il suo maglione digitale, altri le scarpe e così via. Qualcuno ha associato esperienze, ticket per un evento. Ma si può fare di più. Recentemente è stata presentata una tecnologia che permette di creare Nft da oggetti fisici. Stanno comparendo Nft dinamici, in grado di gestire informazioni che cambiano nel tempo in funzione di ciò che accade nel mondo fisico. Sarebbe sconvolto tutto il mercato dell'usato. Il fattore abilitante è il coraggio: i brand devono avere il coraggio di cambiare".

red

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0408:16 mag 2022


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May 04, 2022 02:17 ET (06:17 GMT)