Cloetta sta valutando come il Gruppo possa facilitare l'ulteriore crescita della sua categoria di caramelle, accelerando al contempo l'espansione dei margini, consolidando la sua rete di produzione e investendo in un nuovo impianto di produzione greenfield nei Paesi Bassi. Il nuovo stabilimento dovrebbe essere pienamente operativo nel 2026. Questo cambiamento genererebbe un EBIT annuale aggiuntivo dell'ordine di 160-180 milioni di corone svedesi.

L'investimento comporterebbe un costo netto totale non ricorrente fino a 100 milioni di corone svedesi e una spesa in conto capitale di circa 2,5 miliardi di corone svedesi nei prossimi quattro anni. Cloetta mira a rafforzare la sua posizione di azienda dolciaria leader in Europa. A seguito di una revisione strategica, Cloetta sta pianificando di aggiornare la sua rete di produzione di caramelle, compresa la creazione di un nuovo stabilimento di produzione greenfield, per facilitare l'ulteriore crescita, soprattutto nei mercati non nordici, consentendo un significativo risparmio sui costi e riducendo le emissioni di gas serra.

Il nuovo stabilimento sarà situato nei Paesi Bassi, con inizio dei lavori di costruzione nel 2023 e la piena operatività nel 2026. Allo stesso tempo, Cloetta annuncia l'intenzione di chiudere le tre fabbriche di dolciumi di Turnhout, in Belgio, e Roosendaal, nei Paesi Bassi. Si prevede che la proposta genererà un EBIT annuale aggiuntivo nell'ordine di 160-180 milioni di corone svedesi, con un effetto graduale a partire dal 2025 e con pieno effetto dal 2026.

Il programma complessivo, al suo completamento, avrebbe comportato un costo totale, comprese le svalutazioni, fino a 100 milioni di corone svedesi al netto delle vendite di attività. Il costo non ricorrente sarebbe dell'ordine di 300-350 milioni di corone svedesi, di cui circa 250 milioni di corone sarebbero addebitate all'utile operativo nel secondo trimestre 2022 e sarebbero riconosciute come voci che influenzano la comparabilità. L'investimento proposto comporterebbe spese in conto capitale, compresi gli interessi capitalizzati, per circa 2,5 miliardi di corone svedesi nei prossimi quattro anni.