(Alliance News) - Le principali borse europee aprono tutte vicine alla parità, martedì, con i trader che attendono, cauti, il rilascio dei principali rapporti sull'inflazione degli Stati Uniti previsti per questa settimana, che potrebbero influenzare la traiettoria della politica monetaria della Federal Reserve.

"L'indice dei prezzi al consumo di domani fornirà l'ultimo segnale per la probabile politica della Federal Reserve nei prossimi mesi. Il robusto rapporto sulle buste paga non agricole alla fine della scorsa settimana ha indicato un mercato del lavoro resiliente, che riduce la probabilità di un imminente taglio dei tassi di interesse", ha commentato Richard Hunter, Head of Markets di interactive investor.

"Nel frattempo - ha aggiunto - la resilienza dell'economia statunitense di fronte all'aggressiva stretta della Fed ha anche alimentato le speranze di un atterraggio morbido qualora l'economia si avvicinasse a una recessione nei prossimi mesi".

Così, il FTSE Mib apre su dello 0,1% a 27.460,67.

Tra i listini minori italiani,il Mid-Cap è in calo dello 0,3% a 43.467,00 come lo Small-Cap a 28.687,6700 e l'Italia Growth è invece in rialzo dello 0,3% a 9.166,20.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è in rosso dello 0,3%, il DAX 40 di Francoforte avanza con lo 0,1% mentre il FTSE 100 di Londra è in rosso frazionale.

Sul principale listino di Piazza Affari, Banca Monte dei Paschi di Siena apre in rialzo del 2,2% dopo aver annunciato martedì mattina che il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati al 31 marzo, in cui sono stati realizzati ricavi per EUR878,9 milioni, in aumento del 12% da EUR786,2 milioni del primo trimestre dell'anno precedente.

Il margine di interesse al 31 marzo è risultato pari a EUR505 milioni, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 per il 57%, quando era a EUR322,2 milioni.

Banco BPM è in vetta con il 4,0%. La banca ha comunicato lunedì di aver chiuso il primo trimestre con un utile netto di EUR265,3 milioni, in aumento rispetto a EUR177,8 milioni dello stesso periodo del 2022 e a EUR209,9 milioni del quarto trimestre dell'anno scorso.

Fanno bene anche gli altri titoli bancari, con BPER Banca, che avanza con il 2,5% e Intesa Sanpaolo che sale dello 0,4%. Deutsche Bank ha alzato il target price di Intesa a EUR3,40 da EUR3,20 con raccomandazione 'buy'.

Iveco Group invece, finisce sul fondo e cede l'1,8%. Con Nikola Corporation, la società ha annunciato martedì l'avvio di una nuova fase della partnership iniziata nel 2019, facendo leva sulle rispettive competenze per offrire veicoli commerciali pesanti a zero emissioni in Nord America ed Europa.

A2A apre in rosso dello 0,3%. La società ha fatto sapere lunedì di aver richiesto un'estensione a Egea del periodo di esclusiva precedentemente concordato e in scadenza il prossimo 15 maggio 2023, al fine di proseguire le attività di due diligence. Egea, si legge in un comunicato, ha confermato ad A2A di acconsentire alla prosecuzione delle attività di due diligence e delle trattative sino al 12 giugno, ma a condizione che A2A rinunci all'esclusiva relativamente alle trattative in corso prima del termine del 15 maggio 2023. La due diligence proseguirà quindi nel contesto di una procedura competitiva, alla quale potranno partecipare altri soggetti.

Sul Mid-Cap, PharmaNutra fa meglio di tutti con un rialzo del 2,3% dopo aver approvato lunedì il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo, chiuso con un risultato netto del periodo ammonta ad EUR5,4 milioni rispetto a EUR3,5 milioni al 31 marzo 2022.

I ricavi netti consolidati al 31 marzo 2023 ammontano a EUR23,6 milioni, con un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di EUR4,8 milioni,

Anima Holding, in rosso dello 0,6%, ha comunicato venerdì di aver chiuso il primo trimestre con un utile netto sostanzialmente invariato su base annua, a EUR30,2 milioni da EUR30,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Piaggio & C apre su con lo 0,2% dopo aver fatto sapere venerdì che nel primo trimestre dell'anno ha realizzato ricavi pari a EUR546,8 milioni, il valore più alto registrato nel periodo e in aumento del 20% rispetto a EUR455,8 milioni registrati al 31 marzo 2022.

Sullo Small-Cap, SIT si piazza in vetta con un rialzo dell'11%, seguito da Netweek, che sale con il 5,9%.

Dall'altro capo del listino ci sono Giglio Group, in calo del 4,4%, e Pierrel, che cede il 3,1%.

Valsoia, che non è ancora interessata da scambi, ha comunicato lunedì che i ricavi del primo trimestre sono aumentati del 9,5% su base annua a EUR24,5 miloni da EUR22,4 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Greenthesis non scambia ancora. Lunedì ha comunicato che Cerved Rating Agency – agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito creditizio di imprese non finanziarie – ha nuovamente confermato il rating di credito pubblico della società a B1.2, classe di merito creditizio rientrante nella fascia "Investment Grade", attribuita inizialmente in data 13 settembre 2018 e in seguito già riconfermata nelle date del 27 maggio 2019, 23 aprile 2020, 13 marzo 2021 e 7 aprile 2022.

Tesmec apre in rosso del 2,0% dopo aver comunicato l'avvio dei lavori per il potenziamento industriale e organizzativo del polo di Monopoli "per rispondere a un mercato in continua crescita", come ha spiegato la società.

Tra le PMI, in un listino ancora poco movimentato, Nusco non è ancora interessato da scambi. Lunedì ha comunicato che nel primo trimestre del 2023 i ricavi pre-consuntivi consolidati risultano pari a circa EUR11,1 milioni, rispetto a EUR7,4 milioni del 2022, di cui EUR3,2 milioni generati da Pinum Doors & Windows Srl.

Anche Giglio.com non scambia ancora. La società ha comunicato lunedì che le vendite del primo trimestre sono cresciute a EUR12,8 milioni o del 32% da EUR9,7 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

I ricavi del trimestre risultano essere tra i più alti della storia dell'azienda, secondi solo a quelli registrati durante l'ultimo trimestre del 2022, quando la società registrò, nel giorno del Black Friday, EUR1 milione di transato in un solo giorno.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in verde dell'1,0% a 29.242,82, lo Shanghai Composite ha terminato in rosso dell'1,1% a 3.357,67 e l'Hang Seng è in calo del 2,1% a 19.881,12.

A New York, lunedì, il Dow Jones ha chiuso in rosso dello 0,2% a 33.618,69, il Nasdaq ha terminato in verde dello 0,2% a 4.138,12 mentre l'S&P 500 ha chiuso sopra la parità a 4.138,12.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0979 contro USD1,1017 di lunedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2608 da USD1,2631 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD76,57 al barile contro USD76,83 al barile di lunedì sera. L'oro, invece, scambia a USD2.022,52 l'oncia da USD2.027,15 l'oncia di lunedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di martedì, alle 1430 CEST, è atteso il discorso del governatore della Fed Jefferson mentre alle 1805 CEST sarà la volta di quello di Williams. Infine, alle 2230 CEST, occhi sulle scorte settimanali di petrolio.

Nel calendario economico di martedì, fra i numerosi report trimestrali in arrivo, sono previsti quelli di Acea, Azimut Holding, Banca popolare di Sondrio, DiaSorin, Enervit, Fincantieri, FinecoBank, Unidata e Unieuro.

Di Chiara Bruschi, Alliance News senior reporter

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