La Cocrystal Pharma, Inc. ha annunciato che gli studi in vitro dimostrano che i suoi inibitori della proteasi principale della SARS-CoV-2 per via orale e intranasale/polmonare mostrano una potenza antivirale contro la variante Omicron. La società ha confermato in precedenza che i suoi inibitori della proteasi hanno dimostrato un'attività antivirale ad ampio spettro contro la SARS-CoV-2 e tutte le principali varianti precedentemente identificate, comprese Delta, Alpha, Beta e Gamma. La Cocrystal prevede di iniziare gli studi clinici di fase 1 con il suo inibitore della proteasi intranasale/polmonare COVID-19 CDI-45205 e un inibitore della proteasi COVID-19 orale il più rapidamente possibile. Per confermare l'attività antivirale dei suoi inibitori della proteasi contro la variante SARS-CoV-2 Omicron, la Cocrystal ha condotto un'analisi dei lignaggi di SARS-CoV-2 che copre tutte le sequenze di varianti Omicron riportate, comprese quelle provenienti da Sud Africa, Europa, Asia e Nord America, e ha identificato una mutazione prevalente nella proteasi principale di SARS-CoV-2. Utilizzando la tecnologia della sua piattaforma proprietaria e i saggi, la società ha ulteriormente confermato l'attività antivirale in vitro dei suoi inibitori della proteasi contro la variante Omicron. CDI-45205 è uno dei tre programmi COVID-19 in corso alla Cocrystal. Nel secondo programma COVID-19, la società prevede di iniziare il più rapidamente possibile uno studio di fase 1 con un inibitore della proteasi somministrato per via orale. Nel terzo programma COVID-19, la Cocrystal sta usando la sua piattaforma tecnologica unica basata sulla struttura per scoprire inibitori della replicazione per la somministrazione orale. CDI-45205 fa parte di un gruppo di inibitori della proteasi ottenuti dalla Cocrystal nell'ambito di un accordo di licenza esclusiva con la Kansas State University Research Foundation (KSURF) nel 2020. CDI-45205 e diversi analoghi hanno mostrato una potente attività in vitro contro le varianti SARS-CoV-2 Delta (India/B.1.617.2), Gamma (Brasile/P.1), Alpha (Regno Unito/B.1.1.7) e Beta (Sudafrica/B.1.351), superando l'attività osservata con il ceppo originale Wuhan. CDI-45205 ha anche dimostrato una buona biodisponibilità negli studi farmacocinetici su topi e ratti tramite iniezione intraperitoneale, e nessuna citotossicità contro una varietà di linee cellulari umane. La ricerca preclinica ha dimostrato un forte effetto sinergico con il farmaco COVID-19 approvato dalla FDA remdesivir. Inoltre, uno studio animale proof-of-concept ha dimostrato che l'iniezione quotidiana di CDI-45205 ha mostrato un'efficacia favorevole in vivo nei topi infettati con MERS-CoV-2.