Lo confermano in una nota i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, che hanno incontrato oggi l'AD di Sky Italia Maximo Ibarra.

Il piano prevede un taglio della forza lavoro intorno al 25%, su un totale di circa 11.000 addetti (di cui attorno 5.000 sono diretti) nell'arco di quattro anni.

L'azienda punta a gestire il piano, che consentirà risparmi per 300 milioni di euro, attraverso un processo concordato con i sindacati, in maniera non unilaterale, si legge nella nota.

I sindacati spiegano che Sky, di proprietà del gruppo Usa Comcast, ha informato i rappresentanti dei lavoratori della volontà di intraprendere un nuovo modello organizzativo per rispondere alle pressioni competitive delle piattaforme di streaming, in una fase di contrazione dell'attività economica legata alla crisi del coronavirus.

La perdita dei diritti della Serie A del prossimo triennio, conquistati da Dazn, costituisce un ulteriore elemento di complicazione, notano i sindacati.

L'azienda punta a mettere in campo un progetto di razionalizzazione dei processi "mettendo a fattor comune risorse e progetti con le altre unità dei Paesi dove è presente il gruppo", si legge nella nota.

Le organizzazioni sindacali concludono annunciando che la settimana prossima verranno calendarizzati una serie di incontri nel tentativo di "costruire un percorso di trasformazione condiviso".

Sky non ha immediatamente commentato.

(Elvira Pollina, in redazione a Milano Sabina Suzzi)