Compagnie Financiere Richemont : Lusso, Etro nomina Fabrizio Cardinali come Chief executive officer
09 settembre 2021 alle 10:16
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MILANO (Reuters) - Etro ha nominato Fabrizio Cardinali come Chief executive officer, con decorrenza a partire dal quarto trimestre 2021.
Lo dice in una nota la maison del lusso, aggiungendo che nel suo nuovo ruolo Cardinali sarà supportato e lavorerà a stretto contatto con L Catterton, il fondo di private equity con cui la società ha annunciato una partnership strategica lo scorso luglio, e con la famiglia Etro, incluso il fondatore e presidente Gerolamo Etro.
Cardinali vanta un consolidato track record nel promuovere la crescita di marchi del lusso a livello internazionale, sottolinea il comunicato.
Prima dell'ingresso in Etro ha lavorato in Dolce & Gabbana, dove ha trascorso quasi 13 anni ricoprendo diversi ruoli tra i quali, da giugno 2017, quello di Chief operating officer e membro esecutivo del consiglio di amministrazione, intervallati da 5 anni in Richemont, con il ruolo di Chief executive officer per diversi marchi del lusso del gruppo, tra cui Dunhill e Lancel.
(In redazione a Milano Sabina Suzzi, Gianluca Semeraro)
La Compagnie Financière Richemont SA è leader mondiale nei prodotti di lusso. Le vendite nette sono così suddivise per famiglia di prodotti: - articoli di gioielleria (42,2%): i marchi Cartier (numero 1 mondiale della gioielleria), Van Cleef & Arpels e Giampiero Bodino; - orologi di lusso (31,1%): Piaget, A. Lange & Söhne, Jaeger-LeCoultre, Vacheron Constantin, Officine Panerai, IWC Schaffhausen, Baume & Mercier e Roger Dubuis; - altro (26,7%): principalmente penne, articoli di pelletteria e abbigliamento con i seguenti marchi: Montblanc, Chloé, Old England, Purdey e Alfred Dunhill. Le vendite nette sono suddivise per attività tra distribuzione al dettaglio (57,6%), distribuzione all'ingrosso (23,7%) e distribuzione online (18,7%). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Svizzera (2,4%), Regno Unito (5,3%), Europa (15,6%), Cina (28,9%), Giappone (6,3%), Asia (11,9%), Stati Uniti (19,9%), Americhe (2,3%), Medio Oriente e Africa (7,4%).