Griffe per quindicenni? La nuova generazione si concede il lusso - Bain
15 novembre 2022 alle 17:19
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Grazie alla spinta demografica, che comprende anche il previsto allargamento della classe media in Paesi chiave dell'Asia, dalla Cina all'India alla Corea, il mercato dei beni di lusso personale potrebbe arrivare nel 2030 a 540-580 miliardi, in crescita del 60% sul 2022.
PARIGI/MILANO (Reuters) - Gli acquirenti del lusso stanno diventando sempre più giovani e le nuove generazioni - già a partire dai 15 anni - saranno il motore della crescita del settore nei prossimi anni.
È quanto emerge dal monitor periodico sul mercato globale del lusso realizzato da Bain per Altagamma.
Il settore si è mostrato particolarmente resiliente nonostante le misure anti-Covid in Cina, la guerra in Ucraina, l'inflazione galoppante e i timori di recessione, portando il 2022 a cifre record: l'industria globale dell'alto di gamma è vista crescere del 21% a 1.400 miliardi di euro di fatturato e il solo comparto dei beni personali di lusso toccherà quest'anno 353 miliardi (+22%, +15% a cambi costanti, sulla parte alta delle stime precedenti). La spinta arriva dalla voglia di shopping repressa e dai risparmi accumulati negli anni di pandemia.
Anche l'appetito dei consumatori della Generazione Z per i beni "aspirazionali", come i cappelli da pescatore da 300 dollari o le sneaker da 900 dollari, non è venuto meno.
Generalmente i consumatori più giovani della Gen Z, ovvero quelli nati tra il 1996 e il 2012, nonché i cosiddetti Millennial nati negli anni '80 e nei primi anni '90 hanno iniziato ad acquistare beni di lusso tra i 18 e i 20 anni. I loro eredi della generazione Alpha, nati dal 2010, inizieranno ad acquistare prodotti di alta gamma ancora prima, all'età di 15 anni, secondo Bain.
"Sono stati esposti prima a questo tipo di marchi grazie alle tecnologie digitali e ai social media, che li hanno resi osservatori del lusso molto informati fin da bambini", ha detto Federica Levato, partner di Bain.
Negli ultimi anni le firme più prestigiose, tra cui megabrand come Louis Vuitton di Lvmh e Gucci di Kering, hanno coltivato l'attenzione dei giovani adulti e dei ventenni, come dimostra l'ondata di streetwear e di stili 'gender-bending' che ha caratterizzato le sfilate.
Molti stanno abbracciando il metaverso, come Balenciaga e Dior, per attrarre l'interesse degli adolescenti e dei giovani adulti, proponendo modi accessibili per vestire le identità virtuali sulle piattaforme di gaming. Quando queste giovani generazioni entreranno nella forza lavoro, avranno ancora più liquidità per i prodotti di lusso, ha detto Levato.
La Compagnie Financière Richemont SA è leader mondiale nei prodotti di lusso. Le vendite nette sono così suddivise per famiglia di prodotti: - articoli di gioielleria (42,2%): i marchi Cartier (numero 1 mondiale della gioielleria), Van Cleef & Arpels e Giampiero Bodino; - orologi di lusso (31,1%): Piaget, A. Lange & Söhne, Jaeger-LeCoultre, Vacheron Constantin, Officine Panerai, IWC Schaffhausen, Baume & Mercier e Roger Dubuis; - altro (26,7%): principalmente penne, articoli di pelletteria e abbigliamento con i seguenti marchi: Montblanc, Chloé, Old England, Purdey e Alfred Dunhill. Le vendite nette sono suddivise per attività tra distribuzione al dettaglio (57,6%), distribuzione all'ingrosso (23,7%) e distribuzione online (18,7%). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Svizzera (2,4%), Regno Unito (5,3%), Europa (15,6%), Cina (28,9%), Giappone (6,3%), Asia (11,9%), Stati Uniti (19,9%), Americhe (2,3%), Medio Oriente e Africa (7,4%).