MONACO (dpa-AFX) - Secondo uno studio dell'esperto del settore Stefan Bratzel, le automobili e l'industria automobilistica sono sempre più spesso oggetto di attacchi hacker. L'infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici è una delle aree particolarmente vulnerabili: è "estremamente complessa a causa dei vari partecipanti al mercato e offre molti punti di attacco per i criminali informatici", secondo lo studio pubblicato martedì dal CAM Institute di Bergisch Gladbach. I fornitori sono un'altra porta d'accesso: "La complessa catena di fornitura è considerata un importante punto debole e offre punti centrali di attacco che hanno un'alta probabilità di essere sfruttati e spesso causano molti danni".

Il rischio cresce con l'aumento della mobilità elettrica, della digitalizzazione e del collegamento in rete dei veicoli, nonché della produzione e della logistica. Sono urgentemente necessarie strategie complete di sicurezza informatica, ma sono anche molto costose. "Tuttavia, le aziende differiscono notevolmente in termini di qualità della progettazione e dell'implementazione", ha affermato Bratzel. Per molti fornitori e fornitori di servizi, il livello è ancora basso. Le richieste dei clienti di auto connesse e servizi connessi stanno creando un'enorme pressione competitiva, il che significa che gli aspetti della sicurezza vengono talvolta messi in secondo piano. Con l'aumento del networking e dell'automazione della catena di fornitura, la superficie di attacco cresce.

La quantità e la qualità degli attacchi è aumentata in modo significativo negli ultimi anni, secondo lo studio condotto dal CAM Institute per conto del gruppo informatico californiano Cisco. Ad esempio, nel 2022 Toyota ha dovuto sospendere per breve tempo le attività dei suoi stabilimenti giapponesi perché un fornitore di parti in plastica e componenti elettronici è stato colpito da un sospetto attacco informatico. I criminali informatici hanno rubato i dati di General Motors, Continental e Moovit. "Nel marzo 2023 è stato segnalato un attacco informatico a Tesla in cui gli hacker sono stati in grado di collegarsi in remoto a un veicolo ed eseguire varie funzioni. Tra queste, l'attivazione del clacson, l'apertura del bagagliaio, l'accensione dei fari anabbaglianti e la manipolazione del sistema di infotainment."/rol/DP/jha