ROMA (MF-DJ)--Sull'Unione bancaria "non c'è stato accordo, ma è meglio

che non ci sia se l'accordo deve essere su termini per noi non

accettabili".

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.

"Non si sono trovate le necessarie convergenze sui vari aspetti

dell'Unione bancaria - ha spiegato Draghi - da un lato l'assicurazione sui depositi, dall'altro i vincoli che si devono mettere sui portafogli bancari investiti in titoli di Stato".

Al contrario, ha spiegato Draghi, sul tema della migrazione "tutto quello che noi abbiamo chiesto è stato accolto rapidamente, tanto che l'approvazione delle conclusioni ha richiesto solo qualche minuto. In particolare è stata sviluppata la dimensione esterna dell'Europa nelle politiche di migrazione. Su questo la sessione ci ha visto soddisfatti".

"Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti: ora è prematuro avere un accordo per noi conveniente", ha precisato Draghi, aggiungendo che "è chiaro che sarebbe possibile avere un accordo in ogni istante, ma deve avere della convenienza che sia nell'interesse italiano. Questo accordo comunque non può essere bassato sulla redistribuzione obbligatoria dei migranti, perchè al momento non sarebbe accettato, sarebbe un accordo di tipo bilaterale, o trilaterale. Oggi l'obiettivo era ottenere un coinvolgimento significativo e massiccio dell'Europa nelle zone del Nord Africa, del Centro Africa, e nelle zone che manifestano instabilitá. Il testo concordato con gli altri partner è da questo punto di vista molto impegnativo".

Parlando del Covid, Draghi ha avverito che "in questa fase la pandemia non è finita, non ne siamo ancora fuori".

In particolare "bisogna tenere alta la pressione sui tamponi, continuiamo a farli, è molto importante per individuare con prontezza lo sviluppo di nuove varianti, dobbiamo sequenziare molto di piú: nella discussione è emerso che molti Paesi sequenziano molto piú di noi".

E' stato inoltre fatto il punto sulle "incertezze degli ultimi mesi:

occorre il rinforzo e forse anche una riforma dell'Ema. Ci siamo poi

soffermati sui vari tipi di vaccini, con la constatazione che Sputnik non

è ancora e forse non sará in grado di ottenere l'approvazione dell'Ema,

e il vaccino cinese mostra di non essere adeguato - si veda l'esperienza

in Cile - ad affrontare l'epidemia".

"In Regno Unito la diffusione della variante Delta sta creando incertezza sulla ripresa economica, su cui il Paese era avviato molto bene. Non vogliamo ritrovarci in questa situazione - ha sottolineato Draghi - Non vogliamo nemmeno ritrovarci nella situazione dello scorso anno in autunno, quando ricominciano le scuole e i trasporti pubblici tornano a essere pieni".

rov

(END) Dow Jones Newswires

June 25, 2021 09:00 ET (13:00 GMT)