Core Lithium Ltd. ha fornito un aggiornamento sui recenti ed eccezionali risultati di perforazione e sulle attività di esplorazione del Deposito BP33, parte del Progetto Litio Finniss (Progetto Finniss) vicino a Darwin, nel Territorio del Nord. La perforazione diamantata a BP33 è iniziata a maggio, e i saggi stanno iniziando a essere ricevuti dall'Azienda. Un totale di tre fori diamantati profondi hanno intersecato la mineralizzazione principale di BP33 a profondità fino a 470 metri sotto la superficie.

Altri cinque fori diamantati hanno intersecato spessori variabili di pegmatite mineralizzata associata al corpo BP33 meridionale, a profondità inferiori a qualsiasi perforazione precedente e fino a 420 metri sotto la superficie. La registrazione geologica di questi fori ha confermato che la pegmatite contenente spodumene si estende in profondità verso sud, con indicazioni che lo spessore e il grado possono migliorare in profondità. Sebbene i corpi principali e meridionali siano attualmente modellati come entità separate, la posizione di questa perforazione fornisce anche il supporto che probabilmente sono continui.

Gli spessori reali delle intersezioni sono circa due terzi di quelli mostrati (cioè, un'intersezione di 67 metri equivale a uno spessore reale di circa 45 metri). La continuità del grado e dello spessore visualizzati, insieme alla posizione delle intersezioni al di fuori o al limite dell'attuale inviluppo delle Risorse Minerali, si prevede un aumento della stima delle Risorse Minerali per BP33. A maggio, Core ha commissionato a Fleet Space Technologies un sondaggio di prova di tomografia a rumore ambientale ("ANT") a BP33, per testare l'efficacia della tecnica nel rilevare le pegmatiti in profondità.

Trovare una tecnica geofisica di successo per identificare le pegmatiti Finniss è stato difficile e la capacità di individuare le pegmatiti cieche è considerata una svolta importante nell'esplorazione del progetto. I risultati sono stati un successo eccezionale, con il corpo BP33 rappresentato da un'anomalia di velocità delle onde S bassa, che ha mostrato un'eccellente correlazione con il corpo pegmatitico interpretato dalla perforazione (Figura 4). Sebbene la prova sia stata condotta solo sul BP33, sono emersi diversi obiettivi precedentemente sconosciuti e l'intenzione di CXO è ora quella di utilizzare la tecnica in aree non testate e di dare priorità agli obiettivi da testare con la trivella.

La capacità ormai comprovata di rilevare le pegmatiti sottosuperficiali a profondità considerevoli (almeno 500 metri) sarà una spinta importante per le esplorazioni future. La tecnologia ANT è un metodo economico per informare gli obiettivi di perforazione.