MILANO (Reuters) - Hosking Partners, azionista di Creval con il 4,7% circa del capitale, ribadisce che il prezzo offerto da Credit Agricole è "molto più basso" del fair value dell'istituto valtellinese.

In un'intervista a Repubblica.it, Django Davidson, fondatore e top manager di Hosking Partners, che già lo scorso dicembre aveva criticato il prezzo dell'Opa annunciata dal gruppo francese attraverso Credit Agricole Italia, dice che "il fair value del Creval è sensibilmente più alto delle quotazioni attuali".

Lo scorso novembre Creval ha annunciato un'Opa volontaria su Creval al prezzo di 10,5 euro per azione con un investimento complessivo per il 100% della banca di 737 milioni di euro.

Il prezzo del titolo Creval si è mantenuto ben sopra il prezzo dell'Opa indicando un mercato che scommette su un rialzo dell'offerta, nonostante il gruppo francese abbia più volte ribadito che l'offerta è congrua.

Altri azionisti come Petrus Advisers e Kairos si sono detti contrari all'offerta.

"Solo guardando l'eccesso di capitale del Creval, è superiore alla sua capitalizzazione", dice Davidson.

Il manager non indica un prezzo adeguato per l'Opa sostenendo che "bisogna essere prudenti in questa fase nell'indicare un prezzo, non sappiamo come evolverà la situazione economica e tanti altri aspetti".

Tuttavia, sottolinea che "la quotazione in Borsa, a 12 euro, significa che il mercato sta dicendo che il fair value è molto più alto di quanto offre l'Agricole. Quello che mostra il mercato è che l'Opa così non andrà in porto, che i francesi devono alzare il prezzo".

Inoltre, aggiunge, "se andasse in porto l'Opa dell'Agricole a 10,5 euro sarebbe un pessimo segnale per l'Italia e per le banche italiane e io temo che a quel punto il loro prezzo, che già è molto basso rispetto a tutto il mondo, andrebbe ancora più giù".

Credit Agricole ad oggi detiene il 9,85% circa di Creval, ma la quota potenzialmente sale al 17,7% circa considerando l'impegno di Algebris a vendere la propria partecipazione e i contratti di compravendita di pacchetti azionari effettuati recentemente sul mercato dei blocchi.

Il gruppo francese, che attende nelle prossime settimane l'autorizzazione della Bce all'Opa e della Consob alla pubblicazione del documento di offerta, ha chiesto anche il via libera a salire ulteriormente fino al 20% di Creval, fuori dall'offerta e indipendentemente dall'esito dell'Opa.

La mossa è vista da alcuni analisti come volta a scoraggiare offerte concorrenti e come una conferma dell'impegno di Agricole a rimanere un azionista rilevante di Creval.

(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Sabina Suzzi)