ROMA (Reuters) - Il nuovo esecutivo di Mario Draghi ha deciso di non esercitare i poteri speciali di cui dispone per porre limiti all'offerta pubblica di acquisto annunciata da Credit Agricole su Credito Valtellinese (Creval), secondo due fonti governative.

Il via libera è un prerequisito essenziale perché la divisione italiana di Credit Agricole possa acquistare Creval e rafforzare la sua posizione in Italia, avendo il governo il potere di vietare o di imporre prescrizioni su acquisizioni in settori strategici come quello bancario, assicurativo o sanitario.

In via temporanea, fino al 30 giugno, i cosiddetti 'poteri speciali' si applicano anche a operazioni con soggetti europei.

Il ministero dell'Economia aveva inviato a Palazzo Chigi un parere la scorsa settimana in cui chiedeva di non esercitare i poteri speciali.

Il governo di Giuseppe Conte, nell'ultimo consiglio dei ministri di venerdì 12 febbraio, ha deciso di non deliberare sull'Opa francese rimettendo il dossier nelle mani dell'ex presidente della Banca centrale europea (Bce), che ha giurato sabato come nuovo presidente del consiglio assieme ai ministri.

Il consiglio dei ministri si è riunito subito dopo il giuramento e, oltre a nominare Roberto Garofoli sottosegretario alla presidenza, ha anche deliberato sul dossier Creval, accogliendo la richiesta del Tesoro.

La delibera, ancorché di non esercizio dei poteri speciali, contiene comunque raccomandazioni che però non sono legalmente vincolanti, spiega in particolare una delle fonti.

Credit Agricole Italia ha offerto 10,5 euro ad azione per Creval, con un investimento complessivo di 737 milioni di euro, ma la banca target è pronta a combattere per spuntare un prezzo migliore.

Le autorità Antitrust europee hanno già approvato l'Opa.

(in redazione a Milano Gianluca Semeraro)