I futures sugli indici di New York indicano un'apertura verde per Wall Street, con il Dow Jones in rialzo dello 0,32%, lo Standard & Poor's-500 dello 0,41% e il Nasdaq dello 0,54%. A Parigi, il CAC 40 ha guadagnato l'1,09% a 7.489,65 punti intorno alle 11:35 GMT. A Francoforte, il Dax è avanzato dello 0,75% e a Londra, il FTSE 100 è salito dello 0,08%.
L'indice EuroStoxx 50 è in rialzo dell'1,02%, il FTSEurofirst 300 dello 0,56% e lo Stoxx 600 dello 0,54%.
I mercati stanno riprendendo fiato dopo una serie di sessioni difficili, mentre l'impennata dei rendimenti obbligazionari sembra destinata ad attenuarsi su entrambe le sponde dell'Atlantico.
Il frenetico sell-off delle obbligazioni statunitensi, iniziato all'inizio del mese, è stato sospeso nelle ultime 24 ore, consentendo ai mercati azionari di ritrovare un po' di serenità.
Gli investitori attendono inoltre con ansia la pubblicazione, oggi e domani, dell'Indice dei prezzi alla produzione (PPI) e dell'Indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti, indicatori favoriti dalla Federal Reserve che potrebbero fornire ulteriori indizi sulla politica monetaria che la banca centrale adotterà nel 2025.
Gli economisti si aspettano un aumento del 3,4% dei prezzi alla produzione e del 2,9% dei prezzi al consumo nell'anno fino a dicembre. Qualsiasi risultato che si discosti da questo consenso potrebbe destabilizzare nuovamente i mercati.
La stabilizzazione dei prezzi del petrolio, che erano saliti alle stelle dopo l'imposizione di nuove sanzioni sulle risorse naturali russe, dovrebbe anche dare un po' di tregua ai mercati questo martedì, prima della pubblicazione degli indicatori e dell'avvio della stagione degli utili aziendali con le principali banche statunitensi.
In Europa, il Footsie britannico sta lottando per raggiungere il rialzo degli altri indici, appesantito in particolare dal calo di BP e JD Sports. TITOLI DA TENERE D'OCCHIO A WALL STREET
Le società cinesi quotate negli Stati Uniti sono salite prima della campanella, dopo le promesse di Pechino di un maggiore sostegno al loro mercato. Tra i maggiori rialzi, UP FINTECH (+6,6%), BILIBILI (+4,2%), XPENG (+8,9%), JD.COM (+4,8%) e LI AUTO (+4,2%).
VALORI IN EUROPA
Amundi guadagna il 4,51% in quanto Credit Agricole (+2,91%) dovrebbe decidere entro maggio se vuole che Unicredit (+1,35%) estenda la sua partnership con Amundi, secondo Il Messaggero. BP ha perso il 2,74% dopo aver annunciato che i margini di raffinazione più bassi ridurranno l'utile del quarto trimestre di un importo compreso tra 100 e 300 milioni di dollari (97,47-292,40 milioni di euro).
JD Sports Fashion è crollato dell'8,49% dopo aver emesso un profit warning in un mercato che il rivenditore di articoli sportivi ha definito "difficile".
TASSI
I rendimenti obbligazionari si stabilizzano un po' dopo la recente impennata, in attesa degli indicatori macroeconomici statunitensi.
Il rendimento dei Treasury decennali è in calo di 1,9 punti base al 4,7862%, mentre quello dei due anni è in calo di 1,2 punti base al 4,3900%.
Il rendimento del Bund tedesco decennale ha guadagnato 1,2 punti base al 2,6040%, mentre quello a due anni ha ceduto 0,1 punti base al 2,2920%. Il Gilt britannico a 30 anni, che lunedì aveva raggiunto il livello più alto degli ultimi 27 anni, ha ceduto 0,8 punti base al 5,4320%.
VALUTE Il dollaro ha continuato a flirtare con i massimi storici martedì, mentre gli investitori hanno abbandonato le speranze che il ciclo di tagli dei tassi iniziato nel 2024 dalla Federal Reserve prosegua nel 2025.
Il biglietto verde ha comunque perso lo 0,34% rispetto ad un paniere di valute di riferimento, mentre gli investitori attendevano indicazioni sulla salute dell'economia statunitense.
L'euro ha guadagnato lo 0,12% a 1,0256 dollari, mentre la sterlina ha perso lo 0,15% rispetto al dollaro e lo 0,22% rispetto all'euro a causa delle preoccupazioni sulle finanze del governo britannico.
OLIO
La recente impennata dei prezzi del petrolio sembra essersi attenuata martedì, sebbene gli investitori stiano ancora concentrando tutta la loro attenzione sull'impatto che le nuove sanzioni statunitensi sul petrolio russo avranno su due dei suoi principali clienti, Cina e India.
Il Brent ha ceduto lo 0,53% a 80,58 dollari al barile e il West Texas Intermediate (WTI) lo 0,55% a 78,39 dollari.
(Alcuni dati possono avere un leggero ritardo)
(Scritto da Pauline Foret, a cura di Augustin Turpin)
di Pauline Foret