Il Ceo di Ubs Sergio Ermotti si è aggiunto alla lista dei dirigenti bancari che definiscono il consolidamento del settore europeo "inevitabile", senza però rilasciare commenti sulla possibilità che la più grande banca svizzera giochi un ruolo attivo.

"Chiaramente mi asterrò dal parlare di Ubs", ha detto Ermotti durante la conferenza virtuale dei Ceo della finanza organizzata da Bank of America Merrill Lynch.

"Ma posso ribadire... Mi avete sentito dire, in particolare nell'ultimo o negli ultimi due anni, che ritenevo che il dibattito in Europa fosse troppo concentrato sul 'too big to fail', e avrebbe piuttosto dovuto considerare il concetto di "too small to survive, too small to compete". Ora, io penso che, già dalla fine (del 2019) e con l'avvento del Covid, le cose siano molto chiare. Come ho già detto qualche trimestre fa, in tal senso la macchina è già partita e il consolidamento è inevitabile".

Ermotti, che verrà sostituito dall'ex numero uno di Ing Ralph Hamers a novembre, ha detto che le autorità di regolamentazione sono state chiare negli ultimi mesi relativamente alla loro apertura a consolidamenti sensati, aggiungendo che hanno ragione a opporsi ad accordi che non aggiungono valore.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonre; uters.com, +48 587696616)