GINEVRA (awp/ats) - "La Finma non è debole, ma credo che i suoi strumenti possano essere rafforzati": lo afferma Marlene Amstad, presidente del consiglio d'amministrazione della Finma, entità al centro di critiche specialmente negli ultimi tempi per il suo operato in relazione a Credit Suisse (CS).

"Abbiamo già strumenti vincolanti, anche se non possiamo comunicare su tutti i casi a causa di vincoli legali", spiega la dirigente dell'autorità di vigilanza in un'intervista pubblicata oggi dal periodico finanziario romando L'Agefi. "Abbiamo controlli in loco o divieti. Il nostro strumento più potente rimane l'enforcement, l'applicazione del diritto".

"Quando interveniamo, l'ordine legale viene ripristinato in media entro quattro mesi", assicura la 55enne. "Utilizziamo in modo molto efficace gli strumenti che il legislatore ci mette a disposizione e per la stragrande maggioranza degli istituti questo ha davvero un effetto".

"Tuttavia, non tutte le lacune vengono colmate", afferma l'accademica, professoressa titolare all'Università di Berna, con studi nella città federale e San Gallo. "Attualmente è in corso una discussione su possibili nuovi strumenti per la Finma". Fra queste figura la possibilità di imporre multe.

Sarebbe una buona idea - chiedono i giornalisti - scindere le varie componenti della futura mega-UBS, come richiesto da taluni? Si tratta di una scelta strategica di UBS", risponde l'intervistata. "Questa decisione non rientra nel nostro mandato".

Per il resto nell'intervista Amstad ribadisce la posizione della Finma riguardo a Credit Suisse: era stata già creata una cellula di crisi nell'ottobre 2022; "l'autorità ha agito molto rapidamente, non sulla piazza pubblica ma conformemente al nostro mandato"; una nazionalizzazione di CS avrebbe comportato rischi maggiori per il contribuente; il risanamento non poteva funzionare "in un contesto di mercato molto fragile e queste misure incisive rischiavano di innescare una crisi finanziaria che avrebbe colpito la Svizzera in modo particolarmente duro"; l'azzeramento delle obbligazioni AT1 è previsto nel prospetto di emissione.