LONDRA/SINGAPORE (Reuters) - L'euro si avvia a chiudere la migliore settimana da metà gennaio, in vista dei dati sull'inflazione che condizioneranno i piani della Bce in materia di tassi d'interesse, mentre le aspettative degli investitori che i tassi statunitensi siano vicini al picco spingono il dollaro verso la seconda perdita trimestrale consecutiva.

L'euro si attesta a 1,0883 dollari, con un calo dello 0,2% nella giornata, ma con un guadagno settimanale dell'1,1%, il più alto in 11 settimane.

Anche i dati sull'inflazione francese di ieri sono risultati di poco superiori alle previsioni, mentre anche l'inflazione olandese è aumentata.

In agenda oggi c'è anche l'indice Pce negli Usa, la misura dell'inflazione preferita dalla Federal Reserve.

In termini di quadro generale, l'indice del dollaro è sceso dell'1,2% nel trimestre, estendendo il calo del 7,7% del quarto trimestre del 2022, mentre la modesta spinta derivante dalla corsa alla sicurezza intorno alla metà di marzo, quando le tensioni bancarie europee hanno colpito i mercati globali, sembra svanire.

L'indice del dollaro è in rialzo dello 0,22% a 102,46. 

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Stefano Bernabei)