MILANO (MF-DJ)--La seconda offerta pubblica bancaria nell'era della pandemia dovrebbe partire all'inizio di aprile quando, salvo sorprese, il Credit Agricole lancerà l'opa sul Credito Valtellinese.

Ieri intanto, scrive MF, dopo il via libera dato a febbraio dalla Commissione europea, Bce e Banca d'Italia hanno autorizzato l'operazione che a questo punto attende soltanto la luce verde della Consob. La commissione presieduta da Paolo Savona potrebbe esprimersi già nel corso della prossima settimana e, se non ci saranno richieste di integrazione, l'ok rimuoverà l'ultimo ostacolo all'operazione francese. Siamo "perfettamente in linea" con le tempistiche, ha commentato ieri il cfo dell'Agricole, Jerome Grivet intervenendo alla Morgan Stanley's European Financials Conference.

L'opa è stata annunciata l'autunno scorso quando la banque verte (già partner industriale del Creval e primo socio al 9,85%) ha spiazzato il board dell'istituto valtellinese mettendo sul piatto 10,5 euro per azione in contanti per un investimento totale di 737 milioni che incorpora un premio del 53,9%. Prima dell'avvio dell'offerta peraltro il gruppo guidato in Italia da Giampiero Maioli ha sottoscritto contratti di compravendita sul 7,83% del Creval che, con l'autorizzazione della Bce, consentono ora di arrivare vicino al 18%. A tale somma dovrà poi aggiungersi la quota della Algebris di Davide Serra che ha annunciato per tempo l'impegno a vendere. Proprio ieri il fondo britannico ha comunicato l'intenzione di cedere il proprio 5,38% anche "qualora l'offerta non andasse a buon fine" per un corrispettivo pari al prezzo di opa a meno che il valore ufficiale dell'azione Creval il giorno precedente sia superiore al prezzo dell'offerta, nel qual caso l'Agricole pagherà le azioni a prezzo di mercato.

red/lab

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1808:10 mar 2021

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