MILANO (MF-DJ)--Si chiama effetto gregge il comportamento che spinge grandi numeri di investitori ad agire allo stesso modo nello stesso momento. Nel caso del Credito Valtellinese l'esempio è da manuale.

Nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21, scrive MF, Credit Agricole Italia ha modificato in zona Cesarini le condizioni dell'opa volontaria, prolungando la scadenza di tre giorni ed eliminando la condizione del 90% per il prezzo di 12,5 euro per azione. Modifiche sollecitate da alcuni dei principali azionisti della banca, a partire da Denis Dumont, l'imprenditore francese che nel 2017 ha rimpiazzato la passione per i supermercati con quella per le banche. La holding Dgfd ha preso infatti l'impegno di conferire in opa il proprio 5,3%, così come hanno fatto gli hedge Petrus Adviser (3,1%), Alta Global (5,1%), Hosking Partners (4,6%) e Tig Advisor (4,1%). Accordi che hanno subito proiettato la banca francese al 52%.

Ieri, alla riapertura di Piazza Affari, l'annuncio dell'Agricole ha innescato il classico effetto gregge: molti investitori hanno scelto di cedere i propri pacchi di azioni facendo lievitare le adesioni dal 22,2% al 38%, quota a cui va aggiunto un ulteriore 2,5% comprato dalla banca francese nelle sedute precedenti. Intanto sul mercato altri soggetti hanno rastrellato azioni dell'istituto valtellinese, facendo lievitare il prezzo del 4,01% a 12,22 euro con volumi del 2%. La ragione? Ieri era il termine ultimo per acquistare azioni apportabili in opa.

Solo una parte degli impegni di adesione però è stata effettivamente esercitata dagli azionisti. Un ritardo che ha generato qualche nervosismo ma che sarebbe dovuto, si mormora nelle dealing room, a lungaggini tecniche.

fch

(END) Dow Jones Newswires

April 22, 2021 02:04 ET (06:04 GMT)