MILANO (MF-DJ)--Supera il 16% il fronte dei fondi azionisti del Credito Valtellinese che scommette su un rilancio da parte di Credit Agricole Italia mentre altri investitori istituzionali sono alla finestra e studiano il dossier aspettando il momento migliore per entrare nel capitale. E' quanto hanno riferito fonti a MF-Dowjones.

La controllata italiana del gruppo bancario francese lo scorso 23 novembre ha promosso un'offerta pubblica di acquisto totalitaria volontaria sull'istituto guidato dall'a.d. Luigi Lovaglio. L'offerta è interamente cash, pari a 10,5 euro per azione ed è stata definita dall'a.d. Giampiero Maioli "attraente, oltre che un segno di fiducia verso l'Italia". Il banchiere ha inoltre giá ribadito che quello comunicato è il prezzo finale e non ha intenzione di alzare la posta. E se l'offerta non venisse accettata la banca è pronta a rinunciare.

Tuttavia, tre fondi, azionisti del Creval, nei giorni scorsi - Petrus Adviser (circa 2%), Hosking Partners (4,72%) e Kairos (3%) - hanno dichiarato ufficialmente di non ritenere l'offerta adeguata, i primi due inviando una lettera formale al top management e al Cda e il terzo fornendo alcune dichiarazioni alla stampa. Dopo l'annuncio dell'operazione il titolo del Credito Valtellinese si è portato stabilmente sopra al pezzo d'Opa, in scia all'annuncio dell'operazione e in un contesto di mercato positivo e ora viaggia intorno a 11,5 euro per azione.

Sulla scia dell'operazione alcuni fondi "event driven", sono entrati nel capitale dell'istituto lombardo. Tra questi c'è Petrus Adviser (che si è giá espresso in merito), ma anche Samson Rock che ora detiene secondo le comunicazioni di Consob il 4,1% e Dws Investment (2,8%), anch'esso entrato dopo l'annuncio dell'Opa e piú precisamente il primo il 3 dicembre e il secondo a metá dicembre. Anche Dws e Samson Rock scommettono su un rilancio. Ed è difficile pensare che soggetti entrati nel capitale della banca a un valore di 11,5 euro per azione decidano di consegnare i titoli a 10,5 euro.

Va ricordato che il corrispettivo incorporava un premio del 53,9% rispetto al prezzo medio ponderato degli ultimi 6 mesi e un premio del 21,4% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni di Creval rilevato alla chiusura del 20 novembre (ossia il giorno di mercato aperto antecedente il lancio dell'offerta) e del 53,9% rispetto alla media aritmetica, ponderata per i volumi scambiati, dei prezzi ufficiali delle azioni dell'emittente degli ultimi 6 mesi precedenti al 20 novembre. L'esborso massimo complessivo dell'offerta, calcolato sulla base del corrispettivo e assumendo che tutte le azioni siano portate in adesione all'offerta, è pari a 696.941.668,50 euro. Ora, come detto, il titolo viaggia a 11,5 euro e il mercato punta a un rilancio nonostante alcune agenzie di rating e alcuni analisti considerino l'offerta positiva per entrambe le banche.

Gli esperti di Equita Sim ritengono l'offerta generosa e non opportunistica.

"L'acquisizione di Creval rafforzerebbe ulteriormente la posizione di Credit Agricole in Italia, secondo mercato del gruppo, aumentandone le dimensioni e le quote per prestiti e depositi", scriveva Dbrs in un report. "Con l'acquisizione, l'entitá combinata diventerebbe la settima banca per totale attivi nel Paese, con una quota media di mercato pari a circa il 5%. Inoltre, rafforzerebbe la presenza del gruppo nella dinamica regione della Lombardia, raddoppiando la quota di mercato a oltre il 6%.

Dbrs Morningstar considera che la transazione sarebbe positiva per il Creval. Se l'acquisizione andrá avanti, Dbrs Morningstar aggiornerá i rating di Creval per riflettere i punti di forza della sua nuova struttura azionaria". Inoltre è difficile che una banca delle dimensioni del Credito Valtellinese riesca a rimanere a lungo sul mercato, osservano altri analisti.

Ma i fondi azionisti di Creval che si sono rivolti a Lovaglio e al Cda hanno chiesto di considerare tutte le strade possibili per difendere il valore della banca e i risultati conquistati fino ad oggi. Va ricordato inoltre che ci sono altri soggetti istituzionali che detengono oltre il 3% che non si sono ancora espressi. Anche l'azionista Denis Dumont forte del suo 10% circa non si è ancora dichiarato in merito, mentre Algebris ha giá aderito all'Opa raggiungendo un accordo con Credit Agricole contestualmente al lancio dell'offerta.

cce

MF-DJ NEWS

1118:14 gen 2021

(END) Dow Jones Newswires

January 11, 2021 12:15 ET (17:15 GMT)