Daiwa Securities Group Inc, la seconda più grande banca d'affari e d'investimento del Giappone, non è più esitante a consigliare un acquirente ostile se un accordo potrebbe beneficiare la società target o il suo settore, ha detto il suo CEO a Reuters.

"Il consenso generale era che non dovremmo gestire tali accordi", ha detto l'amministratore delegato Seiji Nakata in un'intervista. "Ora li prendiamo in base al merito", ha detto, pur sottolineando che gli approcci non ostili di solito funzionano meglio.

I suoi commenti sottolineano un cambiamento del mare all'interno di Japan Inc, dove le acquisizioni ostili erano viste con tale disprezzo che erano quasi un tabù.

Tuttavia, ora sono in aumento. Secondo la società di consulenza M&A Recof, ce ne sono state almeno nove quest'anno, da appena due all'anno al massimo nel decennio fino al 2018.

Nakata ha detto che mentre le aziende giapponesi una volta erano riluttanti ad assumersi l'onere di fondere le culture aziendali, la pandemia di coronavirus ha costretto molti a rivalutare le loro opportunità di crescita e le M&A, comprese le offerte ostili, ora sembrano molto più attraenti come opzione strategica.

Daiwa ha riportato 19,8 miliardi di yen (173 milioni di dollari) in commissioni relative a M&A nel periodo aprile-settembre, un record per la sua prima metà, guidata da un'ondata di offerte in Europa e negli Stati Uniti.

Ha formulato per la prima volta la sua posizione on-merit quando Daiwa ha consigliato il produttore di prodotti ottici Hoya Corp nella sua offerta non richiesta del 2019 https://www.reuters.com/article/us-toshiba-m-a-hoya-idUSKBN1YN0ST e infine non riuscita per l'unità di attrezzature di chip di Toshiba Corp, ha detto Nakata.

Daiwa ha anche consigliato l'operatore della catena di mobili Nitori Holdings nella sua offerta non richiesta per il rivenditore di miglioramento domestico Shimachu l'anno scorso. Shimachu ha poi accettato l'offerta di acquisto di Nitori.

($1 = 114,4100 yen) (Relazione di Makiko Yamazaki e Yuki Nitta; Editing di Edwina Gibbs)