ROMA (MF-DJ)--"Il ministro Roberto Cingolani ha detto che entro il 2030 il 70% dell'elettricità dovrà essere prodotta da centrali eoliche o fotovoltaiche. Il resto, in attesa dell'idrogeno, verrà dal gas. Bene, noi siamo già pronti ora. Progettiamo e costruiamo impianti siderurgici a emissioni di Co2 pari a zero. L'acciaio green non è un'utopia. Siamo l'unica azienda al mondo in grado di fornire impianti e tecnologia per passare dal minerale al prodotto finito a emissioni zero».

Lo afferma in un'intervista alla Stampa Gianpietro Benedetti, presidente del gruppo Danieli, quotato in Borsa, che controlla insieme alla famiglia Mareschi Danieli al 67,1%."Con quasi 3 miliardi di fatturato, 9 mila dipendenti, stabilimenti in Italia, Germania, Regno Unito, Svezia, Austria, Francia, Usa, Cina, Tailandia, Russia e Giappone, Danieli figura oggi fra i tre maggiori costruttori di impianti al mondo. "Il nostro obiettivo - dice Benedetti - è diventare i numero uno. Ma a preoccuparmi sono quelli che stanno dietro, i 22 concorrenti cinesi nati negli ultimi anni, che continuano a crescere e ora iniziano a esportare, forti dell'esperienza accumulata in casa: in Cina si produce il 55% dell'acciaio mondiale. Per questo noi vogliamo creare là un'azienda che i cinesi considerino cinese. Realizziamo in Cina 250 milioni di fatturato: puntiamo a 1 miliardo».

L'arma vincente di Danieli è la tecnologia, che Benedetti candida a essere impiegata per rifare l'ex Ilva di Taranto, trasformandola in un impianto green. "Con Saipem e Leonardo - spiega Benedetti - abbiamo firmato un accordo di collaborazione per la conversione di Taranto. Ma la nostra intesa va oltre, visto che nel mondo di sono 1,3 miliardi di tonnellate di capacità di acciaio da riconvertire dal carbone alla riduzione diretta. Noi sappiamo fare gli impianti. Saipem sa gestire e generare gas e idrogeno. Leonardo ha la tecnologia per la gestione intelligente dei processi. Ci sono le competenze, ci sono le capacità e ci sono i soldi. Eccoci qua, siamo pronti».

«Partendo a gas si riducono subito le emissioni del 65-70% rispetto al carbone. Inoltre, i nostri forni elettrici sono per definizione a impatto zero. Poi, progressivamente, si va a sostituire il gas con l'idrogeno. Realizzando gli impianti in sequenza - diciamo due impianti a riduzione diretta con forno elettrico da 2,5 milioni di tonnellate ciascuno e l'upgrade di un altoforno alimentato a gas da 1,8 milioni - in sette anni Taranto può abbattere le emissioni di oltre il 70%, forse l'80%. E il mix potrà cambiare in qualsiasi momento: i nostri impianti sono flessibili e pronti a utilizzare l'idrogeno».

Il costo degli investimenti del progetto Danieli-Saipem-Leonardo è di circa 2,5 miliardi di euro. «Un investimento che si ripaga da sé - insiste Benedetti - oggi Taranto sborsa circa 350 milioni di euro come tassa per la CO2. In sette anni va in pari. Nel 2030 la carbon tax raddoppierà e oltre: a quel punto il risparmio, rispetto a oggi, sarà di 1 miliardo l'anno».

Antonello Mordeglia, presidente di Danieli Automation e membro del cda di Danieli, è l'uomo che ha brevettato per il gruppo di Buttrio l'unico forno elettrico digitale ad arco al mondo che può funzionare direttamente alimentato da energie rinnovabili: dal minerale al prodotto finito a emissioni zero. L'impianto si chiama QOne, inquina tendenzialmente a zero, è flessibile e ha costi operativi più bassi: 10% di energia in meno, 15% in meno di consumo degli elettrodi, 20% di produttività in più. Con la controllata ex Fata, Danieli sta lavorando a un prototipo di centrale a pannelli solari collegato al forno elettrico.

Per il futuro dell'acciaio "pensiamo a impianti green da massimo 2,5 milioni di tonnellate nelle diverse regioni, vicino agli utilizzatori, continua. Intanto Bendetti ci prova a Trieste. Il gruppo ucraino Metinvest propone un nuovo impianto per la lavorazione dell'acciaio nella zona portuale a impatto zero dal punto di vista ambientale. Lo realizzerà Danieli: «Per noi - conclude Benedetti - una grossa opportunità di avere uno showcase a pochi chilometri da casa», conclude.

pev

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May 10, 2021 02:15 ET (06:15 GMT)