(Alliance News) - Campari ha chiuso i primi nove mesi in crescita, ma meno delle stime e resta fiduciosa di poter nominare il nuovo amministratore delegato entro giugno 2025.

Nel dettaglio, la società ha registrato un utile prima delle imposte sceso del 5,0% a EUR423 milioni da EUR445,2 milioni dello stesso periodo dell'anno prima, mentre le vendite nette sono state pari a EUR2,28 miliardi, segnando un incremento del 3,4% da EUR2,20 miliardi dell'anno prima.

Come scrive La Repubblica mercoledì in merito alla questione CEO, dopo una parentesi di cinque mesi al timone, il 18 settembre scorso Matteo Fantacchiotti ha lasciato le deleghe del gruppo.

Il presidente Luca Garavoglia aveva precedentemente affidato allo storico manager, Bob Kunze Concewitz, la ricerca del futuro amministratore delegato, e al direttore finanziario, Paolo Marchesini e al responsabile degli affari legali, Fabio Di Fede, le deleghe operative per guidare l’azienda in questa fase di transizione.

All'interno del comunicato della trimestrale, Campari ha spiegato che "il processo di selezione del nuovo Chief Executive Officer, che rappresenta una priorità assoluta, sta procedendo a pieno ritmo e la società auspica di concludere entro primo semestre dell'anno prossimo".

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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