(Alliance News) - Campari NV ha annunciato martedì i risultati per i primi nove mesi, chiusi con un utile di gruppo prima delle imposte sceso del 5,0% a EUR423 milioni da EUR445,2 milioni dello stesso periodo dell'anno prima.

Le vendite nette sono state pari a EUR2,28 miliardi, segnando un incremento del 3,4% da EUR2,20 miliardi dell'anno prima. La crescita è stata trainata dalle vendite nelle Americhe, in aumento del 4,9%, e nella zona EMEA, con un incremento dell'1,4%, mentre nell'area Asia-Pacifico si è registrato un calo del 9,8%.

L'Ebitda adjusted si è attestato a EUR590,7 milioni, in calo dell'1,8% da EUR601,3 milioni, con un margine del 25,9%.

L'Ebit adjusted è stato pari a EUR499,4 milioni, in calo del 4,2% da EUR520,5 milioni, con un margine del 21,9%, influenzato da minori volumi di produzione e maggiori investimenti operativi.

Nel trimestre, i ricavi passano a EUR753,6 milioni da EUR743,5 milioni del terzo trimestre 2023, l'Ebitda adjusted cala a EUR171,8 milioni da EUR190,3 milioni mentre l'Ebit adjusted è diminuito a EUR132,9 milioni da EUR147,4 milioni e l'utile di gruppo prima delle imposte è calato a EUR106,5 milioni da EUR133,3 milioni dell'anno prima.

L'indebitamento finanziario netto è aumentato a EUR2,56 miliardi, in crescita di EUR710,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per l'acquisizione di Courvoisier e l'incremento degli investimenti in conto capitale e partecipazioni.

Per i prossimi mesi Campari prevede una crescita contenuta delle vendite nette, con un impatto negativo sul margine Ebit per via del minore assorbimento dei costi fissi. Nel medio termine, l'azienda prevede un ritorno alla crescita organica e all'espansione della profittabilità tramite l'ottimizzazione del portafoglio e la nuova struttura "House of Brand".

Il titolo Campari ha chiuso martedì in ribasso dello 0,1% a EUR7,76.

Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter

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