(Alliance News) - Martedì, dopo la pubblicazione di una serie di dati macroeconomici tra l'Europa e Oltreoceano, i mercati si muovono contrastati, con il FTSE 100 in Europa unico listino negativo, spinto giù anche dalle previsioni del FMI di una contrazione del Regno Unito nel 2023 che hanno coinciso con un crollo delle vendite al dettaglio in Germania.

"La settimana sta entrando nel vivo, con una serie di previsioni di crescita del FMI che aggiungono ulteriore pepe a una giornata già ricca di dati. Il sentiment degli investitori rimane incerto in Europa, con il Regno Unito particolarmente sotto pressione sulla scia del report del FMI che prevede che il paese sarà l'unica nazione coperta a contrarsi nel 2023", ha commentato Joshua Mahony, analista di mercato di IG.

"La decisione di rivedere le prospettive di crescita del Regno Unito a favore di un dato negativo arriva tra gli avvertimenti di pressioni inflazionistiche alimentate dall'energia, livelli di occupazione pre-pandemia e politiche fiscali rigide. Per il Regno Unito, la difficoltà di riportare l'inflazione sotto controllo non può essere sottovalutata come una preoccupazione per il futuro, con l'attuale dato del 10,5% dell'IPC principale in netto contrasto con quello degli USA del 6,5%. Finché non vedremo l'inflazione britannica sotto controllo in modo significativo, c'è motivo di credere che la Banca d'Inghilterra richiederà un approccio ai tassi più alto e più a lungo rispetto alla Fed".

Così, il FTSE Mib chiude in rialzo dell'1,0% a 26.599,74, il Mid-Cap giù dello 0,4% a 43.263,71, lo Small-Cap cede lo 0,1% a 29.568,76 e l'Italia Growth perde lo 0,8% a 9.513,18.

In Europa, il FTSE 100 di Londra cede lo 0,2%, il CAC 40 di Parigi sale dello 0,1% e il DAX 40 di Francoforte è sulla linea della parità.

Sul listino principale di Piazza Affari, UniCredit fa un balzo di oltre il 12% dopo aver annunciato un utile dell'anno 2022 esclusa la Russia a EUR5,4 miliardi da EUR3,3 miliardi dell'anno precedente, "il miglior risultato in oltre un decennio", come precisato dall'amministratore delegato Andrea Orcel.

Il titolo dà slancio ai bancari con BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Banco BPM che riportano valori positivi tra il 3,6% e il 2,6%.

Terna - in ribasso dello 0,7% - ha comunicato martedì che il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento autorizzativo del progetto di razionalizzazione della rete elettrica in alta tensione nell'area Ovest della Brianza, per cui la società investirà complessivamente oltre EUR100 milioni.

Sul Mid-Cap, MFE-MediaForEurope - con le azioni A e B che chiudono rispettivamente in verde dell'1,2% e in rosso dello 0,1% - ha comunicato lunedì sera che i consigli di amministrazione di MFE e della sua controllata Mediaset España Comunicación hanno approvato e concordato di firmare il progetto comune di fusione transfrontaliera per incorporazione di MES in MFE.

Da un punto di vista strategico, operativo e industriale, tale fusione, spiega la società in una nota, "è finalizzata all'integrazione strategica e operativa delle società partecipanti, che finora hanno operato in modo autonomo nelle rispettive aree territoriali, con la conseguente creazione di un gruppo paneuropeo attivo nel mercato dei media e dell'intrattenimento".

Webuild termina in rosso del 3,1%. La società ha annunciato lunedì di essersi aggiudicata l'esecuzione dei lavori per il raddoppio e l'ammodernamento del lotto 1 dell'autostrada Ragusa-Catania, del valore di EUR208 milioni.

Juventus Football Club - in verde dello 0,6% - ha comunicato lunedì di aver raggiunto un accordo con la società Leeds United Football Club per la cessione, a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2023, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Weston McKennie a fronte di un corrispettivo di EUR1,25 milioni, oltre a premi fino ad un massimo di EUR250.000 al verificarsi di determinati obiettivi sportivi.

Sullo Small-Cap, Seri Industrial chiude in rialzo dell'1,1% dopo aver fatto sapere martedì che il consiglio di amministrazione ha autorizzato la sottoscrizione di nuovi contratti di locazione con la parte correlata Pmimmobiliare da parte delle controllate FIB e Seri Plast e con Azienda Agricola Quercete da parte della società.

Fa peggio di tutti ePrice, che cede il 5,5%, mentre TesMec chiude in vetta al listino, segnando un attivo del 3,7%.

Tra le PMI, Esautomotion cede lo 0,6% dopo aver fatto sapere martedì che i ricavi del gruppo al 31 dicembre 2022 sono stati pari a EUR34,0 milioni, in crescita del 19% rispetto al 2021 quando erano EUR28,6 milioni.

Clabo perde il 6,8%. Lunedì ha fatto sapere che il consiglio di amministrazione ha preso visione di alcuni dati gestionali relativi all'esercizio 2022, riportando ricavi consolidati totali per EUR58,8 milioni in crescita del 16% rispetto all'esercizio precedente, quando ammontavano a EUR50,8 milioni.

Digital Value lascia sul parterre l'1,4%, dopo aver comunicato martedì di aver chiuso il 2022 con ricavi di EUR706,9 milioni, in aumento del 18% o di EUR109,4 milioni rispetto all'anno precedente.

Il dato supera dell'1,4% il consensus del mercato di EUR697,2 milioni "e conferma la forte focalizzazione del Paese sugli investimenti per la digitalizzazione e per l'efficientamento delle infrastrutture ICT", come spiega la società.

Casta Diva Group - giù dell'1,1% - lunedì ha reso noto che il consiglio di amministrazione ha esaminato il dato preconsuntivo dei ricavi consolidati relativi all'esercizio 2022, non ancora sottoposti a revisione legale, che si è chiuso a quota EUR82 milioni, in crescita del 175% rispetto a EUR29,7 milioni del 2021.

Innovatec guadagna il 3,3% dopo aver fatto sapere martedì di aver ricevuto dalla Provincia di Monza Brianza, l'autorizzazione alla realizzazione di un impianto per attività di trattamento e recupero di rifiuti a Lazzate.

L'impianto autorizzato è immediatamente cantierabile, si estenderà su una superficie di circa 13.000 metri quadrati di cui 3.000 coperti e sarà realizzato nei prossimi dodici mesi con un investimento previsto di circa EUR3,5 milioni.

A New York, nel pieno delle negoziazioni di martedì, il Dow è in verde dello 0,3%, il Nasdaq guadagna l'1,0%, mentre l'S&P 500 è in verde dello 0,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0861 contro USD1,0867 di lunedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2318 da USD1,2374 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD85,31 al barile da USD85,24 al barile di lunedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.904,40 l'oncia da USD1.928,00 l'oncia della scorsa seduta.

Il calendario macroeconomico di mercoledì si apre alle 0101 CET con l'indice BRC dei prezzi al dettaglio.

In Asia, alle 0130 CET è la volta dell'indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero del Giappone. Alle 0245 CET, occhi sull'indice manifatturiero PMI di Caixin della Cina. Alle 0800 CET, "si torna" di nuovo in UK per l'indice nazionale dei prezzi delle case.

Alle 0915 CET si attende la pubblicazione dell'indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero spagnolo. Lo stesso dato è atteso in Italia alle 0945 CET; alle 0950 è la volta dell'indice PMI francese e cinque minuti più tardi arriva l'indice dei direttori degli acquisti del manifatturiero della Germania.

Alle 1000 CET, viene pubblicato il PMI manifatturiero dell'Eurozona e mezz'ora dopo quello del Regno Unito.

Alle 1100 CET, si tiene il vertice dell'OPEC mentre in Italia viene pubblicata l'inflazione di gennaio, così come nell'Eurozona, insieme al dato sulla disoccupazione.

Alle 1300 CET, è atteso l'appuntamento settimanale con i dati sui mutui statunitensi.

Sempre Oltreoceano, alle 1545 è atteso l'indice dei direttori degl acquisti del settore manifatturiero USA. Quindici minuti dopo è la volta dell'indice ISM dell'occupazione manifatturiera, dei dati sulle spese per costruzioni edili e dei nuovi lavori JOLTS.

Alle 1630 CET è la volta delle scorte di petrolio greggio.

Tra le società quotate a Piazza Affari, non sono attese particolari comunicazioni.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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