MILANO (MF-DJ)--Si apre con un timido rialzo il secondo semestre di Piazza Affari. Dopo il -22% circa registrato dal Ftse Mib da inizio anno alla data di ieri, oggi il nostro indice principale è ripartito segnando un progresso dello 0,29%.

In questa seconda parte dell'anno saranno ancora la possibile recessione, un'inflazione in crescita, le mosse delle banche centrali e le trimestrali, senza dimenticare il conflitto Russia/Ucraina, i principali catalizzatori dei mercati.

I mercati azionari globali, ricordano da Equita Sim, hanno registrato una performance negativa a giugno (Global Equities -8%) a causa di un aumento dei timori per la crescita economica dopo una serie di dati macro inferiori alle attese e persistente incertezza geopolitica, solo in parte compensati dagli sviluppi positivi della Cina dopo l`azzeramento dei nuovi casi Covid a Pechino e Shanghai per la prima volta da febbraio.

"Guardando alla seconda parte dell`anno, una risoluzione del conflitto Russia-Ucraina e/o il raggiungimento del picco dell`inflazione/picco dell`azione restrittiva della Fed rappresentano i piú potenti e credibili catalyst positivi per i mercati azionari", sentenziano gli analisti, che ribadiscono come il loro posizionamento "nel portafoglio raccomandato resta invariato. Manteniamo solo un leggero sovrappeso rispetto al benchmark (con un peso dell`investito al 91,% dal 91,7% del mese precedente rispetto al peso neutro del 90%) e continuiamo a concentrarci su societá solide e con forte pricing power (Diasorin, Fineco, Campari, Moncler e Interpump), limitando le scommesse su titoli molto ciclici o di bassa qualitá".

"Conti alla mano", aggiunge Gabriel Debach, market analyst di eToro, "il primo semestre si chiude con i due principali indici statunitensi in bear market così come in Europa, la quale tuttavia non ha ancora effettuato nessun rialzo dei tassi. In un semestre maggiormente caratterizzato dal rischio inflazione non stupisce trovare al rialzo il settore energetico - unico settore americano a chiudere in territorio positivo. Lo stesso in Europa, dove oltre al settore energetico è presente una migliore performance del settore delle telecomunicazioni (in America maggiormente appesantito dai cali di Netflix e Meta, per citarne alcuni, le quali sono contemplate all'interno del settore)".

Con i mercati, soprattutto quelli americani, "che spostano l'attenzione dal rischio inflattivo a quello di recessione, le prossime pubblicazioni delle trimestrali saranno assolutamente rilevanti. I mercati scontano una crescita degli utili del 10% per il 2022 e il P/E dello S&P 500 è sceso prevalentemente per il numeratore (price). Un eventuale rivisitazione degli utili futuri potrebbe portare a ulteriori pressioni al ribasso sui mercati", conclude l'esperto.

Da una sim milanese segnalano invece che il mese di luglio sará

importante per l'evoluzione dei mercati con un probabile duro reality

check sulle stime degli utili aziendali in un contesto di rallentamento

che sará piú evidente nella seconda parte dell'anno mentre è prevista

ancora una buona tenuta per il 2* trimestre 22. Tuttavia piú che alle

possibili revisioni degli utili aziendali, gli investitori rimangono

interessati a valutare le prossime mosse di politica monetaria e come

reagiranno gli asset al progressivo venire meno degli acquisti da parte

delle banche centrali.

Secondo gli esperti i mercati sembrano trattare a valutazioni attraenti

ma nel breve è improbabile si assista ad una inversione del mood

ribassista finchè non saranno piú chiari gli impatti sulla crescita e

sugli utili di inflazione, riduzione della liquiditá e crisi energetica.

fus

marco.fui@mfdowjones.it


(END) Dow Jones Newswires

July 01, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)