ROMA (MF-DJ)--Nei prossimi anni "la priorità sarà crescere in Asia dove ci sono opportunità per accelerare l'espansione. Poi ci sono gli Usa, un mercato che vale un miliardo di dollari nei frullatori compatti e dove un passo importante lo abbiamo già fatto".

Lo ha detto in un'intervista all'Economia del Corriere della Sera, Massimo Garavaglia, ceo del gruppo De' Longhi, dopo un anno di investimenti eccezionali. "Penso sia un bel segnale per il Paese. Investiamo in Italia, nell'innovazione in un momento difficile. Comunque in quella cifra ci sono molte voci. A partire dagli investimenti commerciali sui singoli brand che nel 2020 sono stati pari al 12,4% del fatturato e quest'anno saliranno a circa il 13,4%. Poi ci sono quelli industriali: 89 milioni lo scorso anno contro i 62 del precedente. Infine, le acquisizioni. Capital Brands per prima, acquistata per 420 milioni di dollari, 330 milioni in euro. Produce frullatori compatti e, oltre a farci crescere in Nord America, ci permette di continuare a svilupparci nell'healthy food e nel wellness, per rispondere alla domanda crescente di cibi sani e naturali dai consumatori, specialmente più giovani. Inoltre, i nuovi marchi NutriBullet e Magic Bullet potranno giovarsi del vasto network De' Longhi, li porteremo in tutta Europea, Italia inclusa. Ha circa 290 milioni di dollari di ricavi netti. Poi c'è stata Eversys che di fatto diventa una nuova gamba di business, con le sue macchine automatiche per il caffé dove il digitale sta assumendo un ruolo chiave. Abbiamo investito circa 110 milioni di franchi per salire al 100%".

Il Gruppo si finanzia "con la cassa che l'azienda produce. De' Longhi ha una posizione finanziaria netta attiva per 232 milioni, ovvero 561,3 milioni pre-acquisizione di Capital Brands. In pratica, al netto dell'operazione americana e dei dividendi distribuiti di 80,8 milioni, il gruppo ha generato un flusso di cassa di 364,3 milioni nel 2020. Puntiamo a una generazione di cassa, prima dei dividendi e di eventuali operazioni straordinarie, in media attorno ai 250 milioni di euro l'anno previsti fino al 2023. La scorsa settimana abbiamo collocato un 'private placement' di 150 milioni di euro. Per noi è un modo per allungare le scadenze del debito, dato anche l'interesse riscontrato dagli istituzionali americani, in questo caso il gruppo Prudential", ha continuato.

Alla domanda se il gruppo sia pronto per comprare ancora, Garavaglia ha risposto: "siamo aperti, anche a operazioni importanti, ma devono davvero essere strategiche e creare valore. Il mercato è vivace in questo momento. Opportunità possono nascere per esempio dai riassetti di grandi gruppi. Un fondo ha appena rilevato i piccoli elettrodomestici dalla Philips. E De' Longhi può giocare un ruolo da protagonista nell'm&a. Ma solo con un taglio strategico. Comunque, nel prossimo triennio sono previsti investimenti industriali, che si aggiungono a quelli ordinari, per circa 100 milioni, che si confrontano con i 45 milioni dei tre anni precedenti", ha aggiunto il top manager secondo il quale "la Borsa fa bene a un'azienda se c'è un buon piano di lungo termine".

pev

(END) Dow Jones Newswires

April 12, 2021 03:02 ET (07:02 GMT)