Il Nikkei ha archiviato la seduta in ribasso, allontanandosi ulteriormente dal picco di quasi sei mesi toccato la scorsa settimana, con le incertezze politiche a livello globale che hanno inciso sul clima di propensione al rischio degli investitori.

Il Nikkei ha perso lo 0,20% a 23.051,08, allontanandosi dal picco di venerdì di 23.338, livello più alto dalla fine di febbraio. Il più ampio indice Topix ha chiuso in lieve rialzo dello 0,06% a 1.610,85.

Il rialzo dello yen ha alimentato prese di profitto in un mercato penalizzato dalla già alta valutazione della divisa nipponica, dalle crescenti tensioni Usa-Cina e dalle incertezze sugli stimoli fiscali statunitensi.

Alcuni operatori di mercato ritengono inoltre che la notizia secondo cui Shinzo Abe ieri si è sottoposto a un controllo medico in ospedale ha sollevato timori sui problemi di salute del primo ministro giapponese e ha pesato sul sentiment dato che la sua politica di reflazione rappresenta un importante supporto per il mercato.

Le compagnie aeree sono crollate dell'1,7% dopo aver segnalato la debolezza del traffico di passeggeri durante il periodo di ferie "Obon" all'inizio di questo mese a causa di un aumento dei casi di contagio da Covid-19 a livello nazionale.

Le banche sono scese dell'1% poiché i rendimenti delle obbligazioni statunitensi sono diminuiti mentre la forza dello yen contro il dollaro ha colpito gli esportatori, comprese le case automobilistiche che hanno guadagnato terreno all'inizio di questo mese.

Mazzda Motor ha perso il 2,3%, mentre il produttore di componenti auto Denso ha ceduto il 2,2%.

In controtendenza, l'indice delle start-up Mothers ha guadagnato il 3,4%, livello più alto da ottobre 2018, sugli acquisti da parte di investitori individuali.