(Alliance News) - Le piazze europee dovrebbero aprire in lieve rialzo martedì, mentre continuano i disordini nella seconda economia più grande del mondo, la Cina.

Le principali città cinesi di Pechino e Shanghai sono state ricoperte di sicurezza sulla scia delle manifestazioni a livello nazionale che chiedevano libertà politiche e la fine dei blocchi di Covid.

La leadership del paese sta affrontando un'ondata di proteste che non si vedeva da decenni, alimentata dalla rabbia per gli inesorabili blocchi e da profonde frustrazioni per la direzione politica. Con auto della polizia, pattuglie, una rete di telecamere di sorveglianza, anche le autorità di Pechino sembrano aver scoraggiato nuovi assembramenti.

Sul fronte sociatrio, l'intero consiglio di amministrazione della Juventus, compreso il presidente del club Andrea Agnelli e l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene, si è dimesso nella serata di lunedì.

La decisione di dimettersi collettivamente è arrivata dopo che in serata si è tenuto un meeting straordinario dopo aver ottenuto "nuovi pareri legali e contabili" da esperti indipendenti, afferma la nota.

Così, il FTSE Mib sale di 95,00 punti, dopo avere chiuso in rosso dell'1,1% a 24.440,88 alla vigilia.

In Europa, il CAC 40 di Parigi sta avanzando di 24,00 punti, il FTSE 100 di Londra cede 20,00 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte sale di 45,00 punti.

Fra i listini minori, lunedì sera, il Mid-Cap ha chiuso in rosso dello 0,5% a 39.784,77, lo Small-Cap in ribasso dello 0,1% a 27.866,34 mentre l'Italia Growth ha ceduto lo 0,3% a 9.352,42.

Sul listino principale, ieri sera, Saipem è scivolata del 3,3% mentre Tenaris ed Eni hanno ceduto il 2,7% e il 2,0%, rispettivamente.

BPER Banca - sotto dello 0,9% - ha comunicato lunedì di aver approvato la costituzione di una partnership strategica con il gruppo Gardant per la gestione dei crediti deteriorati di BPER e la vendita di alcuni portafogli di crediti deteriorati ad AMCO e a società controllate da fondi di Elliott, controllante di Gardant.

Assicurazioni Generali - in lettera dell'1,3% - ha comunicato lunedì di aver acquistato 1,6 milioni di azioni ordinarie proprie tra il 21 e il 25 novembre. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR17,01, per un controvalore complessivo di EUR27,8 milioni.

Fra le poche note positive del listino, Leonardo ha raccolto lo 0,8% mentre Iveco ha messo in cascina l'1,5%.

Come ha scritto su Alliance News il columnist Francesco Bonazzi, "in una giornata negativa per Piazza Affari, Leonardo e Iveco Group sono i due migliori titoli del listino, dopo la maxi-commessa in arrivo dal Brasile per i blindati Centauro II. Un successo che mette in discussione la vendita di Oto Melara ai tedeschi di Rheinmetall, sulla quale il nuovo governo deve ancora esprimersi ufficialmente".

"La Difesa brasiliana nei prossimi giorni firmerà un contratto di fornitura che dovrebbe riguardare inizialmente 96 mezzi blindati per un valore di circa EUR900 milioni, ma sarebbe estendibile per ulteriori 120 veicoli fino ad arrivare a un potenziale di EUR2 miliardi. E' stata battuta la concorrenza di General Dynamics Land Systems e della cinese Norinco", ha sottolineato Bonazzi.

Sul listino cadetto - a conferma della giornata "no" del comparto oil -, Saras ha ceduto il 5,8%, invertendo la rotta dopo quattro sedute concluse sul lato dei rialzisti.

Maire Tecnimont - in calo dell'1,5% - ha fatto sapere lunedì che la controllata KT Kinetics Technology Spa si è aggiudicata un contratto EPCm - Engineering, Procurement & Construction management - per l'implementazione di una nuova unità splitter C3, una miscela di propano e propilene, da parte di Motor Oil Hellas, nella raffineria di Corinto, in Grecia. Il valore del contratto è pari a EUR80 milioni.

Cede il passo, fra i numerosi, anche Salcef, che a fine giornata ha marcato un rosso del 2,1%, dopo il verde di venerdì sera dello 0,3%.

Anima Holding - in rialzo dello 0,5% - ha comunicato lunedì di aver acquistato 654.839 azioni ordinarie proprie tra il 21 e il 25 novembre. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR3,6111, per un controvalore complessivo di EUR2,4 milioni.

Sullo Small-Cap, in nota positiva si è visto Cembre, che ha portato a casa il 3,6% facendo eco al verde della seduta precedente, chiusa avanti del 2,2%. La scorsa settimana la società ha comunicato di aver riportato nei primi nove mesi dell'anno un risultato netto pari a EUR24,3 milioni da EUR20,2 milioni e segnando una crescita del 16% rispetto al 30 settembre 2021. Inoltre, nei primi nove mesi del 2022 il gruppo ha evidenziato ricavi delle vendite consolidati pari a EUR149,0 milioni, in crescita del 20% rispetto ai EUR124,3 milioni dei primi nove mesi del 2021.

Nel versante dei ribassisti, pronunciata maggioranza anche in questo segmento, Eems ha lasciato sul parterre il 7,3%, dopo lo 0,7% di attivo della scorsa seduta.

Conafi ha invece chiuso sotto del 4,8%, in "testacoda" dopo l'attivo di venerdì sera con oltre l'8%.

Nelle retrovie si è visto anche Irce, che ha ceduto l'1,9% dopo due sedute sul lato dei gainers.

Fra le PMI, Bellini Nautica ha fatto un passo indietro del 6,1%, dopo aver chiuso due sessioni di fila in saldo attivo attestandosi come fanalino di coda del listino.

Le vendite hanno portato invece Clabo a cedere il 5,9%, dopo il verde di venerdì scorso con il 3,3%.

Relatech - in calo del 3,1% - ha reso noto lunedì di aver perfezionato l'acquisizione dell'80% del capitale sociale di Exeo Spa, holding del gruppo BTO.

Fra la minoranza dei rialzisti, ha meritato una menzione la doppia cifra di Destination Italia, che ha chiuso su di oltre il 13% con prezzo a EUR1,03.

Rosso anche sulle piazze americane, dove il Dow Jones nella notte, l'S&P, mentre il tecnologico Nasdaq

Fra le asiatiche, lo Shanghai Composite ha raccolto il 2,3%, l'Hang Seng sale del 4,2%, mentre il Nikkei ha ceduto lo 0,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0369 contro USD1,0379 di lunedì in chiusura azionaria europea. La sterlina scambia a USD1,2001 da USD1,2032 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD84,97 al barile da USD83,22 al barile di lunedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.753,18 l'oncia da USD1.744,56 l'oncia di lunedì in chiusura.

Nel calendario economico di martedì, alle 0900 CET sarà la volta dell'inflazione dalla Spagna mentre alle 1000 CET toccherà al dato delle vendite industriali italiane.

Alle 1100 CET, spazio all'indice dei prezzi al consumo dell'Italia, alla fiducia delle imprese e a quella dei consumatori dell'Eurozona. Previsti, poi, alle 1110 CET delle aste di BTP con scadenza a 5 e 10 anni. Alle 1400 CET, invece, arriverà l'inflazione dalla Germania.

Dagli USA, nel pomeriggio, focus sulla fiducia dei consumatori alle 1600 CET mentre, alle 2230 CET, sarà la volta delle scorte settimanali di petrolio.

Nel calendario societario di Piazza Affari, non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta; mauriziocarta@alliancenews.com

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