(Alliance News) - Deutsche Bank AG guarda con interesse a Banca Monte dei Paschi di Siena Spa dopo l'aumento della quota di Delfin, ora al 9,8%, che la rende il secondo azionista dietro il MEF, che ha l'11%.
Come scrive Milano Finanza martedì, secondo la banca tedesca, il rafforzamento degli azionisti privati - Delfin e Caltagirone detengono il 15% complessivo - potrebbe facilitare una futura dismissione parziale o totale della quota statale. Inoltre, Delfin e Caltagirone potrebbero incrementare ulteriormente le loro partecipazioni.
Lo scenario di MPS come istituto autonomo appare il più favorevole per gli azionisti, grazie a un rendimento del dividendo cash superiore all'11% e la possibilità di eliminare il limite statutario del 75% sul payout o introdurre un piano di riacquisto azionario. Quest'ultimo potrebbe incrementare gli utili per azione del 4% annuo, mentre un payout del 100% porterebbe il rendimento totale del capitale al 16% annuo.
Tuttavia, un buyback farebbe superare a Delfin il 10%, richiedendo l'approvazione della Banca Centrale Europea.
Deutsche Bank evidenzia il valore inespresso dell'istituto, con oltre EUR2 miliardi di capitale in eccesso ed EUR3,2 miliardi di imposte differite attive, difficilmente valorizzabili in caso di fusione. Lo scenario stand-alone protegge meglio gli azionisti di minoranza e rende improbabili operazioni come l'offerta di UniCredit Spa su Banco BPM Spa.
Gli analisti hanno alzato il target price di MPS da EUR6,6 a EUR7,9 e confermato la raccomandazione 'buy'.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
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