Un post su LinkedIn dell'amministratore delegato del gestore patrimoniale tedesco DWS che mette in guardia dalla crescente retorica "anti-woke" ha suscitato un'ondata di sostegno da parte di altri dirigenti in vista delle elezioni nazionali del mese prossimo.

"Sono preoccupato che la retorica anti-woke ci riporti dritti all'epoca del macho 'Wolf of Wall Street'", ha scritto Stefan Hoops nel post di tre giorni fa, riferendosi al film hollywoodiano basato sul libro di memorie del controverso gestore di fondi statunitense e truffatore condannato Jordan Belfort.

Da allora, il post ha raccolto commenti di sostegno da parte di membri di alto livello della comunità finanziaria tedesca, tra cui dirigenti senior di Deutsche Bank e SAP, nonché partner delle società di consulenza Deloitte ed EY, e dirigenti C-suite di Bosch Mobility e della fintech N26, secondo i loro profili LinkedIn.

Il post di Hoops è una rara dichiarazione politica da parte di una figura di spicco nei circoli aziendali tedeschi, in mezzo alla crescente retorica nazionalista dell'estrema destra in vista delle elezioni del mese prossimo.

Il termine "woke" si riferisce all'attenzione per la giustizia razziale e sociale, ma è stato utilizzato dai conservatori per criticare le politiche progressiste.

Hoops, il 44enne CEO di DWS, una filiale di gestione patrimoniale di Deutsche Bank quotata in borsa nel 2018, ha detto che il discorso politico è diventato più estremo negli ultimi anni. Ha sottolineato l'importanza di mantenere una posizione di tolleranza zero sulle molestie sessuali e di garantire pari opportunità per tutti.

A partire da venerdì, il suo post, con una foto di lui che solleva pesi in una palestra, aveva ricevuto 4.429 reazioni, 193 commenti per lo più positivi e 45 repost.