Nei primi nove mesi dell'anno, il fatturato consolidato è aumentato di un ulteriore 18% e l'utile per azione del 10%.

Il segmento dei servizi di gestione degli investimenti (20% del fatturato consolidato), che comprende le attività del gruppo nel campo del software, dell'ESG e degli indici, ha visto aumentare i ricavi dell'81% e raddoppiare l'utile operativo prima degli ammortamenti.

Il segmento del trading (41% del fatturato consolidato) ha registrato una buona tenuta, con ricavi in aumento del 7% e un EBITDA in crescita dell'8%, grazie soprattutto al forte aumento dei volumi nei derivati e nelle materie prime. I volumi di trading sulle azioni, che sono quasi marginali nel portafoglio di attività, sono rimasti stabili.

Il segmento dei servizi di intermediazione mobiliare (31% del fatturato consolidato), ossia i servizi di compensazione, regolamento e amministrazione fiduciaria, in particolare attraverso la controllata Clearstream, ha visto crescere i ricavi dell'8% e l'EBITDA del 9%, in linea con il segmento del trading.

Infine, il segmento dei servizi di amministrazione dei fondi (8% del fatturato consolidato) ha registrato un aumento del 12% dei ricavi e del 20% dell'EBITDA. La dinamica complessiva è quindi eccellente, con la crescita più significativa ottenuta nelle attività più redditizie.

Deutsche Börse ha beneficiato direttamente della graduale scomparsa della piazza finanziaria londinese, godendo di uno status di quasi monopolio nei suoi vari mercati di nicchia, e ha vissuto un decennio 2013-2023 eccezionale, con un utile per azione triplicato nel periodo.

In termini di rendimento del capitale proprio, batte di gran lunga i suoi colleghi del CME, del NASDAQ e del LSE. In questo senso, sarebbe senza dubbio opportuno approfittare di un eventuale calo di valutazione, con multipli che attualmente si aggirano intorno alle loro medie storiche.

Si vedano anche CME Group Inc: tendenze secolari e B3 S.A. - Brasil, Bolsa, Balcão: sconto e iperinflazione, pubblicati la scorsa settimana nelle nostre colonne.