I documenti contengono gli ultimi compromessi tra gli Stati dell'Unione Europea sulla riforma della legge sui titoli 'MiFID' del blocco, al fine di aggiornarsi con i progressi della tecnologia di trading e delle pratiche nei mercati.

I documenti includono anche una proposta informale della Germania per eliminare il divieto proposto dalla Commissione Europea sul flusso di ordini a pagamento, ovvero quando i broker ottengono una commissione per indirizzare gli ordini di azioni a una specifica piattaforma di trading.

Il dark trading è stato a lungo divisivo nell'UE, mettendo in contrapposizione le banche e i grandi investitori, che favoriscono questa forma anonima di trading, contro le borse che sostengono che danneggia i prezzi sulle loro piattaforme 'lit', che mostrano i prezzi ai quali i partecipanti al mercato sono disposti a negoziare.

Il dark trading è attualmente soggetto a due tipi di limiti sui volumi, e la Commissione Europea ha proposto di eliminarne uno.

Gli Stati dell'UE e il Parlamento europeo hanno l'ultima parola sulla proposta di riforma della MiFID, e i negoziati continueranno nei prossimi mesi prima che emerga un accordo finale.

La Presidenza ceca dell'UE sta proponendo la rimozione completa del doppio tetto di volume, come risulta dai documenti dell'UE per le riunioni della prossima settimana.

"Ciò consentirà un approccio dinamico e agile, permettendo la formazione dei prezzi, una sufficiente trasparenza e un margine di manovra per reagire alle situazioni all'interno dell'UE (o nel Regno Unito)", si legge nei documenti.

La Gran Bretagna, ora fuori dall'UE, ha detto che eliminerà anche il doppio tetto di volume ereditato dal blocco, mentre cerca di incrementare il dark trading per attirare più investitori internazionali a commerciare nel centro finanziario di Londra, ora in gran parte tagliato fuori dall'UE.

'MENO AMBIZIOSO'

Le borse stanno anche esercitando forti pressioni per indebolire le proposte della Commissione per un flusso quasi in tempo reale delle transazioni azionarie, per fornire agli investitori un'istantanea dei prezzi a livello di mercato.

La Presidenza sostiene l'istituzione del cosiddetto nastro consolidato, ma i documenti mostrano che sono stati fatti dei difficili mercanteggiamenti, facendo riferimento solo alle transazioni completate e tralasciando la menzione di includere anche i prezzi delle transazioni proposte.

"La Presidenza desidera cogliere questa opportunità per ribadire un'ultima volta che questa versione del CT delle azioni è probabilmente la meno ambiziosa e la meno attraente, che potrebbe comunque rimanere un prodotto realizzabile", si legge nei documenti dell'UE.

La Presidenza propone anche di chiarire che la soglia di 30 miliardi di euro che obbliga le imprese di investimento nell'UE a richiedere una licenza bancaria si riferisce alle attività all'interno del blocco, secondo i documenti.