di Emma Rumney

LONDRA (Reuters) - I piani sui dazi verso il Messico del presidente eletto Usa Donald Trump mettono a rischio circa 3 miliardi di dollari di importazioni di tequila e mezcal da parte dei principali produttori di questi liquori, Diageo e Becle, proprietario del marchio Jose Cuervo.

È quanto risulta dai dati doganali messicani esaminati da Reuters.

Campari, secondo produttore di alcolici quotato in borsa con un marchio di tequila molto popolare negli Stati Uniti, ha inviato tequila per un valore di vendita di soli 122 milioni di dollari, secondo un'analisi Reuters.

Trump, che si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio, ha detto che imporrà tariffe del 25% sulle importazioni provenienti da Messico e Canada, oltre a dazi aggiuntivi sulle merci cinesi, che impatterebbero aziende di diversi settori, dall'auto al retail.

I dazi farebbero aumentare anche il costo dell'importazione di alcolici che non possono essere prodotti altrove, come la tequila, la cui popolarità è in crescita a livello globale dopo aver preso quota negli Stati Uniti, e il mezcal. I prodotti che utilizzano i nomi tequila o mezcal devono essere prodotti in Messico, alla stregua dello champagne francese o del parmigiano per l'Italia.

Questo espone a rischi aziende come Diageo, primo produttore di alcolici al mondo, e l'azienda messicana Becle, il maggiore produttore di tequila. Insieme, le due aziende dominano il mercato statunitense delle bevande a base di agave e dipendono fortemente dalle vendite di tequila negli Stati Uniti per la loro crescita.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)