(Alliance News) - Borsa Italiana apre in calo come previsto l'ultima seduta della settimana, con la debolezza in Europa che segue quella avvertita in Asia nel corso della sessione di trading di venerdì.

I mercati sembra abbiano già smaltito la notizia data da Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, secondo cui il ritmo di aumento dei tassi da parte della banca centrale statunitense potrebbe essere rallentato dal FOMC già a partire da dicembre.

Il FTSE Mib ha aperto venerdì in calo dello 0,1% a 24.653,56, il Mid-Cap è in parità a 40.451,74, lo Small-Cap cede lo 0,1% a 28.160,62 e l'Italia Growth cala dello 0,1% a 9.362,29.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in calo dello 0,5% a 7.523,27, il CAC 40 di Parigi cede lo 0,4% a 6.728,23 e il DAX 40 di Francoforte è in ribasso dello 0,2% a 14.464,70.

Sul listino delle blue chip, DiaSorin guida il paniere con un rialzo del 2,2% ma a prevalere, in avvio di seduta, sono i ribassi.

Peggio di tutti fa Tenaris, in calo del 3,7%, riflettendo la debolezza dell'intero comparto petrolifero: infatti, Eni cede l'1,9% e Saras perde l'1,1% mentre Saipem va in controtendeza con un rialzo dello 0,2%.

UniCredit cala dello 0,2% dopo aver comunicato venerdì di aver siglato un accordo coi sindacati FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA e UNISIN che prevede un ricambio generazionale nella banca milanese.

Nel contempo, per venire incontro alle esigenze dei dipendenti nel fronteggiare i rincari legati al caro energia, le intese prevedono sia la definizione anticipata del premio collettivo di produttività 2022 sia di un contributo stroardinario una tantum per un totale di EUR2.400, così da consentire ai dipendenti di poter già da ora fare affidamento su ulteriori disponibilità economiche.

BPER perde l'1,5% all'apertura dopo aver piazzato un bond da EUR500 milioni, con scadenza a cinque anni e possibilità di rimborso anticipato dopo quattro anni, rivolta a investitori istituzionali.

L'emissione fa seguito a un processo di bookbuilding che ha raccolto domanda per oltre EUR2 miliardi da parte di 200 investitori a livello globale. Grazie a ciò, il livello inizialmente comunicato al mercato di 400 punti base sopra il mid-swap a quattro anni è stato rivisto e fissato a 360 punti base.

Anche illimity Bank si è affacciata sul mercato obbligazionario, con un bond da EUR300 milioni collocato ieri a valere sul proprio programma EMTN da EUR3 miliardi. Il titolo della banca sale dello 0,1% sul Mid-Cap.

L'emissione, riservata a investitori istituzionali, prevedeva un'indicazione iniziale di spread in area Mid Swap + 435bps che, grazie alla robusta domanda ricevuta da oltre 120 investitori domestici ed esteri, si è ridotto nel corso della mattinata attestandosi al livello finale di Mid Swap + 395bps, con un prezzo di emissione pari al 100%.

Ascopiave cala dello 0,4% in avvio dopo aver esercitato parzialmente l'opzione di vendita sulla propria partecipazione in EstEnergy, cedendo al socio di maggioranza Hera Comm l'8% del capitale.

A seguito dell'operazione, il gruppo Hera deterrà il 60% di EstEnergy, il maggiore operatore energy del Nord-Est con oltre un milione di clienti, mentre Ascopiave deterrà la restante quota del 40%. Il valore di cessione ha come base il fair market value della società, stimato in EUR79,2 milioni con pagamento nel mese di dicembre.

Tra le società a bassa capitalizzazione, vola DeA Capital, su del 29% e col prezzo delle azioni - di EUR1,48 ciascuna - che si avvicina a quello di EUR1,50 offerto da De Agostini tramite il veicolo Nova per portare la società via da Piazza Affari.

Le azioni saranno rilevate a EUR1,50 ciascuna cum dividendo, ossia inclusivo delle cedole relative e a eventuali dividendi distribuiti dalla società, per un controvalore massimo di EUR128,6 milioni.

Eems sale del 2,3% dopo aver emesso circa 1,4 milioni di nuove azioni ordinarie - aventi le stesse caratteristiche e i medesimi diritti delle azioni già in circolazione - in favore di Negma Group Investment.

Queste sono rivenienti dalla conversione di 10 obbligazioni emesse nel contesto della prima tranche del prestito obbligazionario convertibile in azioni quotate EEMS riservato a Negma deliberato dall'assemblea straordinaria dello scorso ottobre.

Sul mercato alternativo del capitale di Borsa Italiana, sono ancora pochi i titoli interessati da scambi a inizio seduta ma si mettono in mostra Illa e GEL, con la prima che guadagna il 25% e con oltre 610.000 pezzi passati di mano e la seconda che sale del 9,6%.

Buona performance in apertura anche per Nusco, che mette a segno un rialzo del 14% pochi minuti dopo il suono della campanella.

In Asia, il Nikkei ha chiuso venerdì in calo dell'1,6% a 27.777,90, lo Shanghai Composite ha perso lo 0,3% a 3.156,14 e l'Hang Seng cede lo 0,3% a 18.675,35.

Fra le piazze americane, il Dow Jones ha ceduto lo 0,6% a 34.395,01, l'S&P ha perso lo 0,1% a 4.076,57 mentre il Nasdaq è salito dello 0,1% a 11.482,45.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0524 contro USD1,0503 di giovedì in chiusura. La sterlina vale USD1,2269 da USD1,2262 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD87,19 al barile contro USD88,56 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.801,79 l'oncia da USD1.801,01 l'oncia di ieri in chiusura.

Nel calendario economico di venerdì, alle 1100 CET, arriverà l'indice dei prezzi alla produzione dell'Eurozona.

Alle 1430 CET, dagli USA, focus sulle buste paga del settore non agricolo e alle 1600 CET sul tasso di disoccupazione. Alle 1900 CET, occhi sugli impianti di trivellazione di Baker Hughes.

Nel calendario societario di Piazza Affari, non sono previsti particolari comunicazioni.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo; gfciccomascolo@alliancenews.com

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