HONG KONG (Reuters) - Huawei intende vendere la propria divisione di smartphone a basso costo Honor in un accordo da 100 miliardi di yuan (15,2 mld di dollari) con un consorzio capitanato da Digital China e dal governo di Shenzhen, sede principale della società.

Lo hanno riferito a Reuters persone a conoscenza della situazione.

Il piano giunge mentre le restrizioni statunitensi sulla fornitura di apparecchiature Huawei Technologies hanno costretto il secondo produttore di smartphone al mondo - dopo la sudcoreana Samsung Electronics - a concentrarsi su cellulari di fascia alta e attività dedicate per il settore corporate, secondo le fonti.

Una delle fonti ha detto che l'accordo indica anche poche aspettative di un rapido cambiamento della percezione statunitense di Huawei come un rischio alla sicurezza, anche sotto una nuova amministrazione.

La vendita, completamente in contanti, includerà quasi tutti gli asset, tra cui il marchio, le capacità di ricerca e sviluppo e la gestione delle catene di approvvigionamento, secondo le fonti. Huawei potrebbe annunciare l'accordo già questa domenica, ha detto una delle fonti.

Il principale distributore di Honor, Digital China Group, diventerà il secondo maggiore azionista dell'asset venduto Honor Terminal, con una quota pari a quasi il 15%, secondo una delle due fonti.

Honor Terminal è stata incorporata ad aprile ed è gestita completamente da Huawei, in base a quanto mostrato dal registro societario.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com,+4858775278)