Directa SIM
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Il Consiglio di Amministrazione di Directa approva la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2022: in crescita conti aperti e quota di mercato
Commissioni attive nette: euro 7,85 milioni, +7,5% rispetto al primo semestre 2021 (euro 7,30 milioni)
Interessi attivi netti: euro 4,46 milioni, -13,4% rispetto al primo semestre 2021 (euro 5,15 milioni) ma + 41,5% se si esclude il provento "straordinario" del gennaio 2021
Risultato netto: euro 3,74 milioni, -4,3% rispetto al primo semestre 2020 (euro 3,91 milioni)
Patrimonio netto: euro 28,01 milioni, +5,2% rispetto al 31 dicembre 2021 (euro 26,62 milioni)
Totale Asset Clienti: euro 3.141 milioni, +4,14% rispetto al 31 dicembre 2021 malgrado il calo dei listini
Numero di conti aperti: 56.372, +10,9% rispetto al 31 dicembre 2021 quando erano 50.815
Quota di Mercato Assosim su Borsa Italiana - MTA: 5,62%, +0,77% rispetto al dato 2021 (4,85%) Utile Lordo atteso per il 2022 superiore a 8 milioni di euro (7,4 milioni di euro nel 2021)
Torino, 27 settembre 2022
Il Consiglio di Amministrazione di Directa SIM S.p.A. ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2022 redatta nel rispetto dei principi contabili internazionali e sottoposta a revisione contabile limitata, affidata a KPMG S.p.A.
Le commissioni attive nette sono cresciute del 7,5% raggiungendo quota 7,85 milioni di euro contro i 7,3 milioni del primo semestre 2021. Gli interessi attivi netti sono quasi 4,5 milioni di euro in calo di circa 700mila euro (-15,3%) anche se nel confronto con lo stesso periodo 2021 va tenuto in considerazione un provento "una tantum" di circa 2 milioni di euro lordi (1,5 milioni netti) incassato dalla Società a gennaio 2021 per la chiusura anticipata di alcuni depositi con un primario Istituto Bancario.
I conti aperti complessivamente al 30 giugno 2022 erano 56.372 in aumento (+25,3%) rispetto ai 44.979 del 30 giugno 2021 ed in crescita ulteriore (+10,9%) rispetto al 31 dicembre 2021 quando erano 50.815. Il totale degli asset della clientela è stabilmente sopra i 3 miliardi di euro ed è pari a 3,141 miliardi in aumento (+4,1%) anche rispetto al 31 dicembre 2021, malgrado il calo generalizzato dei listini che ha prodotto una perdita del valore degli strumenti finanziari.
Il risultato netto d'esercizio è stato di 3.745.432 euro contro i 3.910.699 di euro del primo semestre 2021. Al netto dei proventi straordinari che hanno caratterizzato i due periodi il risultato 2022 risulta in forte crescita, oltre 800mila euro, rispetto a quello del 2021.
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La quota di mercato su Borsa Italiana - Euronext Milan Domestic ex-MTA - secondo il report periodico di Assosim è salita al 5,62% migliorando di quasi un punto percentuale il dato del 2021 quando per l'intero esercizio era pari al 4,85%.
La quota di mercato fra gli operatori on line in Italia è stata nel primo semestre pari al 13,2%, in crescita rispetto al 11,5% fatto segnare nell'intero 2021, secondo quanto indicato dal report periodico TOLIS di Borsa Italiana.
E' proseguita durante l'intero semestre la fase preparatoria delle attività "private": nel primo semestre 2022 è stata disegnata l'architettura software del nuovo segmento di business ed è stato concluso un prestigioso accordo con Caceis Bank e Clearstream (il primo in Italia del più importante player mondiale), per la distribuzione di oltre 190mila fondi di 50 diverse giurisdizioni mondiali, che avranno come destinatari il nuovo segmento di clientela.
Il Presidente della Società Prof. Massimo Segre, a commento dei risultati, ha dichiarato:
"Siamo molto soddisfatti dei risultati del primo semestre che confermano il percorso virtuoso di costante e progressiva crescita, che caratterizza l'andamento della Società da inizio 2020.
Malgrado le numerose avversità presenti nello scenario internazionale e le difficoltà del settore finanziario è proseguito durante tutto il periodo in maniera evidente l'aumento dei clienti, degli asset dei clienti in deposito e della quota di mercato in capo alla SIM.
Vogliamo pertanto ringraziare tutti coloro che ci hanno dato fiducia in questi anni, assicurando che da parte nostra non mancheranno anche in futuro l'impegno, la serietà e la professionalità che hanno caratterizzato il nostro percorso in oltre 25 anni di storia. La nostra intenzione per i prossimi mesi è quella di migliorare ed ampliare ulteriormente l'offerta nel segmento "storico" del trading che verrà affiancato, a partire dall'anno prossimo, dai servizi "private": contiamo in questo modo di proseguire lungo la strada fin qui intrapresa con l'obiettivo di raggiungere traguardi ancor più ambiziosi e prestigiosi"
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Principali dati economici e patrimoniali
L'analisi più dettagliata dell'andamento economico attesta che i ricavi complessivi sono in linea con quelli del primo semestre 2021: se infatti si tiene conto anche degli "utili su valute" maturati sulla liquidità che la SIM mantiene in dollari, il totale dei ricavi netti è stato di 12,4 milioni di euro nel primo semestre 2022 contro 12,5 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2021.
Le commissioni attive nette sono state pari a 7,85 milioni di euro in crescita del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Si registra un aumento sul mercato azionario domestico, che rappresenta circa il 40% del totale, in lieve crescita rispetto al primo semestre 2021; si è assistito inoltre ad una vera e propria esplosione delle entrate per l'operatività sui Futures che, nel loro complesso, hanno praticamente raddoppiato il proprio contributo economico passando da 1,1 milioni di euro nel primo semestre 2021 a circa 2,2 milioni nel primo semestre 2022.
Tale exploit è da ricollegarsi verosimilmente ad una consistente ripresa di attività da parte della clientela trader, che si caratterizza per un'attitudine più "aggressiva" di quella investor e che è stata attratta probabilmente, in alcune fasi del primo semestre, dall'aumento di volatilità sui mercati, e da una spinta ribassista piuttosto accentuata sui listini, la quale ha favorito condotte più speculative.
Di segno opposto l'andamento delle commissioni sull' azionario USA che sono scese di circa il 40% rispetto al primo semestre 2021, attestandosi a 1,2 milioni di euro in virtù di un calo generalizzato di interesse da parte degli investitori per il mercato americano rispetto al 2021, quando si era affermata la tendenza ad operare sui "meme stocks" (Gamestop, AMC, Blackberry, Nokia) e su alcuni titoli divenuti popolari durante la pandemia (Amazon, Netflix, Moderna).
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Analogo andamento ha caratterizzato l'operatività sui CFD di L-Max i cui ricavi pari a 582mila euro sono risultati in calo di circa 200mila euro rispetto allo stesso periodo del 2021, malgrado un aumento del numero di eseguiti, a seguito della diminuzione delle dimensioni medie degli ordini e di un progressivo spostamento di interesse, per quello che riguarda le cryptovalute, dagli strumenti CFD a strumenti non a leva come gli ETP, da parte degli investitori.
Complessivamente le commissioni nette sui mercati "cash" ammontano a 4,6 milioni di euro con un calo di circa il 10% rispetto al primo semestre 2021 (l'aumento segnato sui mercati domestici non ha infatti compensato il calo dei mercati statunitensi) mentre quelle sui derivati (futures ed L-Max) sono pari a oltre 2,7 milioni di euro con un aumento di quasi il 45% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Per quanto riguarda gli interessi attivi netti che complessivamente nei primi sei mesi sono stati pari a circa 4,5 milioni di euro, è proseguito l'andamento virtuoso degli ultimi anni che ha prodotto forti ricavi per la redditività derivante sia dalla liquidità dei clienti, non impiegata dagli stessi in investimenti, sia dalle attività di finanziamento ("long"/"short"/"interest swap").
La prima delle due componenti è stata superiore a 3,5 milioni di euro, in calo di 670mila euro rispetto al primo semestre 2021 nel corso del quale tuttavia, va segnalato, la Società aveva goduto di un maxi provento iniziale di quasi 2 milioni di euro lordi "una tantum" per la chiusura anticipata di alcuni depositi con un'importante Istituto Bancario; mantenendo invariata l'attuale tendenza l'esercizio 2022 chiuderà con un risultato finale superiore, in questo specifico segmento, a quello dello scorso anno.
L'attività di finanziamento che caratterizza le operazioni "a leva" ed i proventi relativi agli "swap interest" su L-max si sono mantenuti su livelli molto elevati generando oltre 900mila euro di ricavi netti, sostanzialmente in linea con il primo semestre 2021.
Sul versante dei costi si segnala un aumento consistente delle spese amministrative in crescita di oltre 800mila euro rispetto al primo semestre 2021, passando da 6,1 a oltre 6,9 milioni di euro (+14%). Gran parte dell'aumento è dovuto ai maggiori costi del personale saliti da 2,57 milioni a 3,14 milioni di euro con un aumento del 22,1% a fronte di un ampliamento della struttura in vista del lancio delle attività di private banking, oltre che a maggiori costi software.
Quest'ultima scelta ha comportato peraltro una lieve diminuzione nei relativi ammortamenti che sono calati di circa 100mila euro nel primo semestre 2022 rispetto al corrispondente periodo del 2021.
La restante parte di maggiori costi riguarda invece le "altre spese amministrative" che passano da 3,5 milioni di euro a 3,8 milioni di euro, in crescita di circa l'8%, che si riferiscono anche in questo caso in parte ai maggiori costi software ed in parte ai servizi di pubblicità/promozione cresciuti nel 2022, anche in virtù di una ripresa degli eventi "in presenza", dopo il periodo della pandemia che aveva reso impraticabili tali modalità.
Da ultimo alla voce "imposte del periodo" spicca il provento straordinario di 500mila euro relativo al credito fiscale maturato ed approvato dalla Agenzia delle Entrate nel mese di aprile relativo ai costi sostenuti dalla Società per i servizi di cui si è avvalsa nel processo che ha portato alla quotazione su EGM.
L' utile lordo finale è di circa 4,7 milioni di euro mentre quello netto è 3,74 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo semestre '21, quando ammontava a 3,91 milioni di euro: al netto dei proventi straordinari che si sono verificati nei due semestri di cui si è fatto cenno in precedenza (provento una tantum su interessi nel 2021 e bonus fiscale post quotazione nel 2022), il risultato del primo semestre 2022 risulterebbe in crescita di circa 800mila euro.
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Il patrimonio netto consolidato si attesta di poco al di sopra di 28 milioni di euro, in crescita del 5,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2021 che era pari a 26,62 milioni di euro, malgrado nel corso del primo semestre sia stato pagato un dividendo di 2,475 milioni di euro, in assenza del quale si sarebbero superati i 30 milioni di euro, più del doppio rispetto al dato di fine 2019.
Per quanto attiene i "ratios" di vigilanza al 30 giugno 2022 i coefficienti Cet1 e TCR, calcolati secondo la disciplina IFR, erano pari al 616% mantenendo livelli di solidità patrimoniale elevati nonostante la forte crescita del giro d'affari della Società.
Attività svolte nel corso del primo semestre
Per quanto riguarda nello specifico l'attività di Directa nei primi sei mesi dell'anno è proseguita a ritmo sostenuto la crescita del numero di conti aperti che a fine semestre erano 56.372, in aumento di oltre il 10% rispetto al 31 dicembre 2021, quando erano 50.815. Di questi circa 7.900 appartengono al circuito delle banche convenzionate, complessivamente oltre 150, che offrono alla propria clientela l'accesso alla piattaforma di trading della Società.
E' proseguita l'attività di ampliamento dei servizi per la clientela al fine di consolidare la quota di mercato attualmente in capo alla SIM. Nel mese di marzo è stata data ai clienti "professional" la possibilità di effettuare operazioni di compravendita su una ampia gamma di titoli "Over The Counter", perlopiù obbligazioni, cui è possibile accedere attraverso un servizio apposito creato e realizzato da Directa; esso si rivolge ad una clientela più sofisticata e in possesso di elevate conoscenze finanziarie, disposta a pagare una commissione più elevata di quella standard per poter operare su un paniere di titoli difficilmente raggiungibili attraverso i tradizionali canali di home banking.
E' stato ampliato il numero di accordi con emittenti europei di ETF e certificates per consentire ai clienti la compravendita gratuita su una serie di strumenti finanziari realizzati dalle stesse società; in aggiunta sono stati stipulati coi medesimi soggetti accordi di marketing in virtù dei quali Directa, attraverso i propri media, fornisce loro visibilità presso la comunità finanziaria italiana dietro retrocessione di un compenso. Analoghi accordi sono stati conclusi con importanti e prestigiose Borse mondiali come Eurex e CME.
E' stato completato un ulteriore tassello nell'ambito dell'operatività a leva sui titoli "cash" con l'offerta, a partire dal secondo semestre, dell'operatività "long overnight" sulle azioni del mercato statunitense: le modalità di funzionamento replicano quanto già in essere per i mercati dell'area euro e prevedono la possibilità di operazioni di acquisto coperte da un finanziamento che Directa eroga al cliente.
Nel mese di aprile è stato reso disponibile il trading sulle opzioni su indice con scadenza settimanale, che si sono aggiunte a quelle "tradizionali" mensili, ottenendo un buon successo. Dopo un breve periodo di rodaggio, infatti, la clientela è risultata particolarmente attiva e soddisfatta nell'utilizzo di questi nuovi strumenti finanziari, in particolar modo di quelli trattati su Eurex, consentendo alla Società nel mese di giugno di raddoppiare i ricavi su questo segmento rispetto alla media dei mesi precedenti. Il piano di sviluppo su questo specifico segmento prevede l'introduzione, nel tempo, di ulteriori sottostanti andando a completare la gamma in linea con l'offerta dei più importanti operatori di matrice estera.
E' in fase di completamento la realizzazione di una nuova piattaforma (denominata provvisoriamente e per mero uso interno "BETA") che è stata disegnata per consentire la massima semplicità di utilizzo e funzionamento da parte dei clienti, la quale sarà rivolta all'ampio segmento degli "investor" (in particolare di quella fascia che solo di recente si è affacciata ai mercati finanziari e non possiede le competenze tecniche dei professionisti) in forte crescita negli ultimi anni sull'onda di un generale
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processo di digitalizzazione che ha caratterizzato la vita della famiglie italiane: entro fine anno verrà presentata al pubblico, attualmente è in utilizzo presso alcuni clienti pilota.
Da ultimo va segnalato che ad inizio anno era stata effettuata una riorganizzazione (e contestuale irrobustimento) della aree di controllo mediante la suddivisione di risk management e compliance in funzioni distinte ed affidate a singoli responsabili (in precedenza entrambe le attività erano in capo alla compliance); in questo modo si è dato impulso ai suggerimenti ricevuti in sede di ispezione dalla Banca d'Italia e si sono create le premesse per un assetto organizzativo più adeguato anche per quanto attiene i progetti in fase di avvio nelle attività di "private banking".
Su quest'ultimo filone di business i primi sei mesi dell'anno sono stati impiegati per numerose attività "preparatorie" che hanno condotto alla sottoscrizione di tre diversi accordi di fornitura informatica in outsourcing necessari a supportare l'avvio delle nuove attività: uno a supporto del "front-end" che sarà utilizzato dai promotori finanziari, uno per "back-end" utile alle registrazioni di contabilità e back office ed il terzo per il monitoraggio delle tematiche di "product governance" e adeguatezza di ambito compliance.
Al momento sono in corso tutte le attività di configurazione ed armonizzazione dei sistemi interni di Information Technology con i protocolli dei fornitori: la conclusione è verosimilmente prevista per la fine dell'anno, prima di dare avvio, successivamente, alla piena operatività nel 2023.
Sempre per quanto riguarda i nuovi servizi "private" nel primo semestre è stato perfezionato, dopo lunga trattativa, un prestigioso accordo fra Directa, Caceis Bank e Clearstream, per la distribuzione dei fondi di quest'ultimo in Italia. A partire verosimilmente da fine 2022 Directa sarà la capofila di tale progetto ed il primo distributore in Italia di oltre 190mila diversi fondi di investimento presenti sulla piattaforma più importante al mondo.
Nel corso del semestre si è da ultimo perfezionata e conclusa la fase di accertamento post- ispettivo di Banca d'Italia la quale, tenuto conto del piano di interventi posto in essere dalla Società e dei rimedi programmati a partire dalla seconda metà del 2021, ha irrogato una sanzione pari al minimo edittale di 30mila euro.
La società, svolte alcune valutazioni di natura qualitativa e quantitativa in merito alle sanzioni ed alle motivazioni sottostanti ha deliberato di procedere al pagamento della medesima senza opporre ricorso nelle opportune sedi giudiziarie.
Evoluzione prevedibile della gestione
Anche nel corso del terzo trimestre 2022 è proseguito il trend di crescita emerso nel primo semestre sia per quanto attiene il numero di conti aperti sia per quanto attiene il buon andamento dei ricavi che si sono mantenuti su livelli elevati malgrado il periodo estivo che tipicamente segna un calo "stagionale" dell'operatività.
I costi sono rimasti in linea con quelli dei mesi precedenti e l'utile lordo del periodo è stato superiore al milione di euro; le previsioni per l'intero esercizio ipotizzano un risultato lordo finale superiore a 8 milioni di euro, maggiore del risultato di un anno fa, che fu il migliore nella storia di Directa.
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