(Alliance News) - Con un utile netto di EUR6,7 milioni da EUR3,8 milioni al 30 giugno 2023, Directa SIM Spa ha chiuso la migliore semestrale dalla fondazione.
Il margine di intermediazione nel periodo si è attestato a EUR18,7 milioni, in aumento del 35% da EUR13,8 milioni, mentre l'utile lordo è risultato pari a EUR9,9 milioni, in aumento dell'83% da EUR5,4 milioni nel primo semestre 2023.
"Il risultato di questa semestrale è stato il migliore e già veniva da quello del 2023 che pure era stato straordinario. Negli ultimi decenni la società ha avuto soprattutto due momenti di grande crescita: gli albori, nei primi anni Duemila, quando ha saputo sfruttare l'onda dell'internet economy dove era stata pioniera, e poi dal 2020 con un nuovo management e un nuovo indirizzo societario che ha reiventato il business spostandola dagli active trader a investor, un segment di clienti che ha un orrizonte temporale di investimento più ampio, minore tasso di operatività e un bacino di utenza più ampio", ha commentato l'amministratore delegato di Directa SIM, Andrea Busi, intervistato durante l'evento Next Gems nella sede di Borsa Italiana a Milano, di cui Alliance News è media partner.
Così, nel giro di quattro anni e mezzo, i clienti sono triplicati, da 30.000 a 92.000.
EnVent Italia SIM ha incrementato a EUR6,90 per azione dai precedenti EUR5,90 il prezzo obiettivo su Directa SIM, mantenendo il giudizio sul titolo a 'outperform' visto l'upside potenziale del 68%, dopo la diffusione della semestrale.
"Cerchiamo di muoverci in almeno due direzioni: continuità, andando avanti a perseguire in questo ampio bacino di clientela che sono gli investor, e poi con l'innovazione tecnologia, di cui siamo sempre stati all'avanguardia, con l'innovazione dei prodotti cercando di intercettare i desideri e il sentiment in continua evoluzione della platea degli investitori che vogliono agire da sé e non rivolgersi alle banche, così come avevamo intercettato anche in anticipo rispetto ai concorrenti il fenomeno degli ETF e dei piani di accumulo", ha aggiunto Busi.
Guardando al futuro, la società ha chiaro che l'effetto dei tassi di interesse alti potrebbe non durare a lungo perché le politiche monetarie delle banche centrali vanno in un'ottica di espansione così come sul versante dell'inflazione si sta assistendo a un suo calo nei Paesi industrializzati: "Sappiamo di dover continuare a crescere nel core business, cioè sulle attività di intermediazione, di cui siamo pionieri e specializzati".
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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