ROMA (MF-DJ)--Dopo aver tagliato ieri del 40% le forniture di gas alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream, oggi Gazprom ha ridotto di un ulteriore 33% il flusso di gas e ha tagliato del 15% le forniture dirette a Eni. Al momento, ha fatto sapere il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, non si registrano criticità.

"Eni ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all'approvvigionamento gas verso l'Italia. Eni continuerá a monitorare l'evoluzione della situazione e comunicherá eventuali aggiornamenti", si legge sulla piattaforma di infomazioni privilegiate per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici. Eni, interpellata, ha confermato che Gazprom ha comunicato una riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi di circa il 15%.

Nel pomeriggio, Gazprom ha poi annunciato che fornirà alla Germania solo 67 milioni di metri cubi dei 167 previsti, perchè "interrompe il funzionamento di un'altra turbina a gas della Siemens presso Partovaya".

L'azienda russa ha puntualizzato di aver preso la decisione di spegnere

il motore a causa della scadenza del tempo prescritto prima della

revisione, riducendo ulteriormente la portata giornaliera della stazione. Ieri Gazprom aveva avvertito che il gasdotto avrebbe funzionato a

capacitá ridotta, a causa della mancata restituzione in tempo utile delle

unitá di compressione da parte di Siemens dopo la loro riparazione e del

tempo perso per i malfunzionamenti dei motori.

In mattinata, dopo qualche ora dalla notizia della riduzione delle forniture, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha riferito che l'andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in

collaborazione con gli operatori e che al momento non si riscontrano

criticitá. Anche un portavoce della Commissione europea ha fatto sapere che "non c'è un'indicazione di rischio per la sicurezza delle forniture,

monitoriamo la situazione attentamente".

Uno dei progetti più in vista nell'ambito della ricerca di fonti alternative al gas russo è il gasdotto Eastmed: nel corso di un'audizione alla Camera, l'executive vice presidente Gas Assets di Edison, Fabrizio Mattana, ha sottolineato che "Eastmed è un progetto fattibile, maturo e competitivo, un'opzione strategica importante da sfruttare e a cui oggi serve anche un ritrovato supporto politico".

Il progetto, ha aggiunto, avrebbe "ricadute importanti per il sistema industriale italiano. In uno scenario oggi particolarmente incerto, il supporto a Eastmed-Poseidon garantirebbe all'Europa un elemento di sicurezza degli approvvigionamenti veramente unico e supplementare agli altri ora in discussione, e darebbe all'Italia un ruolo di centralitá nel processo di ricostruzione della diversificazione energetica". Il progetto, ha sottolineato, è "nella fase finale autorizzativa e di ingegneria ed è possibile l'entrata in esercizio nel 2027". Inoltre, dal

punto di vista economico, "l'investimento complessivo è di 6 miliardi di

euro, inferiore al costo delle catene per il trasporto di Gnl di pari

capacitá".

Edison promuove lo sviluppo del gasdotto EastMed-Poseidon tramite la

societá Igi Poseidon, una joint venture al 50% con la societá greca Depa

International Projects.

Sul fronte del Gnl, Snam sta lavorando per "mettere in operativitá una nave che consente una rigassificazione pari a 5 miliardi di metri cubi annui e una capacitá di stoccaggio di 170.000 metri cubi per il primo trimestre 2023". In audizione alla Camera Domenico Maggi, responsabile Affari europei di Snam, ha spiegato che questo "garantirebbe al

sistema italiano ulteriori 5 miliardi di metri cubi di gas, è un'azione

in linea con il piano RepowerEu rispetto all'esigenza di ridurre la

dipendenza dai flussi russi".

Quanto al progetto di gasdotto EastMed, Maggi ha affermato che "qualora

richiesto, da parte nostra sarebbero svolte tutte le valutazioni tecniche

sull'allacciamento alla rete nazionale e analoghe valutazioni sarebbero

svolte se si optasse non per un'infrastruttura lineare ma per un'ipotesi

di trasferimento marittimo via Gnl. Potrebbero eventualmente essere

valutati possibili interventi di adeguamento sulla rete nazionale,

affinchè possano essere trasportati volumi aggiuntivi".

rov


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June 15, 2022 12:04 ET (16:04 GMT)