PARIGI (Reuters) - L'Autorità per i mercati finanziari (Amf) ha deciso di sospendere l'acquisizione di Edf da parte dello Stato francese fino a quando un tribunale di Parigi non si pronuncerà sul merito della causa intentata dagli azionisti di minoranza contro l'operazione.

Il governo francese, che intende nazionalizzare completamente il colosso dell'energia, gravato dai debiti, venerdì scorso ha superato la soglia necessaria per avviare la procedura di squeeze-out annunciando di controllare circa il 93% dei diritti di voto, ma in seguito ha detto che non avrebbe portato avanti l'acquisizione fino alla sentenza del tribunale.

Edf ha confermato oggi questa decisione in un comunicato stampa, informando di aver deciso ieri che l'acquisizione sarebbe stata sospesa fino alla sentenza, attesa per il 2 maggio.

Lo Stato si è impegnato a procedere con lo squeeze-out se il tribunale dovesse autorizzare l'operazione e a restituire i titoli acquisiti con l'offerta finora se gli azionisti di minoranza dovessero ottenere una vittoria nella loro richiesta di annullare l'operazione, ha spiegato Edf.

Secondo il gruppo di azionisti di minoranza che ha intentato la causa, il prezzo offerto agli azionisti di Edf è troppo basso.

L'anno scorso il governo aveva offerto agli azionisti di minoranza 12 euro per azione, un premio del 53% rispetto al valore a cui veniva trattato la società all'epoca, dopo che Edf aveva subito diversi intoppi, tra cui interruzioni non pianificate dei reattori, ritardi e sforamenti dei costi nella costruzione di nuovi impiantitetti alle tariffe elettriche imposti dal governo.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)